Olbia 6 dicembre 2026 – La certezza ora c’è: il Red Valley si farà anche nell’estate 2026. Una conferma attesa, che arriva direttamente da Luca Usai, responsabile dell’organizzazione, e che chiude settimane di voci e supposizioni sul futuro del festival. Anche se il primo segnale in questa direzione era giunto dal sindaco Settimo Nizzi, che durante la conferenza di presentazione dello show di Jovanotti in programma il 7 agosto 2026 nel parco del Padrongiaunus, lo aveva dato per certo.
Nonostante le quattro edizioni ospitate a Olbia dal 2022 avessero consolidato un rapporto forte con il territorio, le ipotesi di una possibile rinuncia avevano generato qualche incertezza. Con questa intervista Usai mette però un punto definitivo e ribadisce la centralità dell’Olbia Arena come sede del festival.
Luca Usai, Il Red Valley tornerà anche quest’anno?
“Certamente sì! Il Red Valley si farà anche quest’anno. Non esiste nessun altro luogo, nessun’altra data che possa rispondere alle esigenze della nostra organizzazione del Red Valley, la Magma Events. Olbia è la casa ideale del nostro festival. Lo dico senza esitazioni: l’Olbia Arena rappresenta per noi la cornice perfetta. Non c’è, in tutta la Sardegna, un’altra località capace di offrire, ad agosto, le condizioni logistiche e ambientali che il nostro evento richiede. Olbia ha tutto: spazi, servizi, collegamenti, accoglienza. È una città che vive il festival con entusiasmo e che ci accoglie ogni anno come una famiglia”.
State già lavorando alla line-up e alla definizione delle giornate del festival?
“Si, a brevissimo ci saranno le prime comunicazioni ufficiali. Cominceremo a definire la line-up del festival e a delineare le giornate dell’evento. Ferragosto resterà il cuore pulsante del Red Valley. È la data simbolo, quella che più rappresenta la nostra identità. Anche nella prossima estate il Red Valley proverà ad essere il festival di riferimento in Italia, un appuntamento che unisce migliaia di persone in un’unica grande energia musicale”.
Quali sono le principali difficoltà nell’organizzare un festival come il Red Valley durante la settimana di Ferragosto?
“Organizzare un festival di questa portata nella settimana di Ferragosto non è semplice. I costi per raggiungere la Sardegna e per soggiornare non sono bassi, e questo è un ostacolo che conosciamo bene. Mi sarebbe piaciuto vedere un maggiore sostegno da parte del settore ricettivo privato, perché l’accoglienza è parte integrante del successo di un evento. Detto questo, il settore pubblico fa la sua parte in modo esemplare: il sindaco Settimo Nizzi, così come l’assessore Marco Balata sono un punto di riferimento per tutti noi, e lavorano costantemente per agevolare il nostro operato. Olbia è una città viva, concreta, e noi sentiamo la responsabilità di offrire una manifestazione sempre all’altezza delle aspettative”.
La conferma dell’Olbia Arena come sede del festival è definitiva anche per quest’anno?
“In questo momento non posso anticipare nulla sui contenuti artistici, al di là del fatto che la manifestazione si terrà ancora una volta a Olbia, e precisamente all’Olbia Arena. Come si sa, prima del Red Valley, quello stesso spazio ospiterà due grandi appuntamenti: il doppio concerto di Vasco Rossi, il 12 e 13 giugno, e il musical Notre-Dame de Paris, in programma il 6 agosto. In entrambi gli eventi sarà coinvolta direttamente la nostra organizzazione che curerà diversi aspetti logistici e tecnici”.
































