Olbia 11 dicembre 2025 – Al Tribunale di Tempio la gip Marcella Pinna ha accolto questa mattina le richieste di patteggiamento per i tre imputati coinvolti nell’incidente in mare tra il peschereccio Ale Max 2 e il traghetto Sharden del gruppo Moby. La decisione è arrivata dopo un’ora di Camera di Consiglio, alla presenza della pm Sara Martino, in un’udienza nella quale non era prevista la costituzione di parte civile.
La sentenza riguarda Luigi Coppola, comandante della nave, condannato a 10 mesi e 20 giorni, Mimmo Cesarale e Giacomo Mereu, vicecomandante e timoniere, a cui è stata inflitta la pena richiesta di 1 anno, 2 mesi e 20 giorni. Simone Vernazza e Giuseppe Altana difendevano Cesarale mentre Mattia Argiolas assisteva Mereu. In aula erano presenti anche l’avvocata Filigheddu per la cooperativa indicata negli atti e l’avvocato Pilia, parte offesa in rappresentanza del proprietario del peschereccio.
La decisione arriva a conclusione di una vicenda segnata dalla morte del marinaio senegalese Diomè Mandi, 41 anni, disperso dopo l’impatto e ritrovato privo di vita nei giorni successivi. La collisione, avvenuta intorno alle 23:15 nelle acque davanti a Golfo Aranci, aveva disintegrato il peschereccio Ale Max 2. Il comandante Mario Langiu, 28 anni di Golfo Aranci, era riuscito a salvarsi dopo essere stato sbalzato in mare, raggiungendo una zattera di emergenza e venendo poi soccorso.
Secondo gli atti, l’impatto con la prua della Sharden aveva provocato l’immediato affondamento dell’imbarcazione. Dopo la collisione, la nave aveva proseguito la rotta per diversi minuti prima di invertire la direzione e rientrare verso Olbia, per poi riprendere la navigazione verso Livorno. La ricostruzione dei tempi e dei movimenti della Sharden resta parte del materiale già acquisito dal procuratore Gregorio Capasso, che aveva disposto anche l’esame della VDR (Valutazione dei Rischi) per chiarire la dinamica completa dell’evento.
Con l’accoglimento delle richieste di patteggiamento, si chiude la posizione penale degli imputati mentre restano agli atti gli approfondimenti tecnici e investigativi sulla sequenza dello scontro e sulle fasi immediatamente successive. Per eventuali richieste di danni, a Langiu non resta altro che una causa legale nei confronti della compagnia CIN Moby Lines.
































