Olbia 23 dicembre 2025 – In sintesi: la Corte ha bloccato parte della riforma sanitaria regionale stabilendo che alcune norme della legge regionale non rispettano i criteri costituzionali e normativi statali. La Corte costituzionale ha esaminato un ricorso del Presidente del Consiglio dei ministri contro due disposizioni della legge regionale della Sardegna n. 8 del 2025, che riguarda modifiche all’organizzazione del sistema sanitario regionale.
La Corte ha dichiarato incostituzionali queste due parti della legge regionale. In altre parole, quelle norme non possono essere applicate perché contrastano con la Costituzione.
Le norme invalidate sono:
- Articolo 6, comma 1 della legge regionale: questa disposizione stabiliva che, dopo l’insediamento del vertice di un’azienda sanitaria, il direttore generale dovesse confermare o sostituire vari dirigenti (direttore amministrativo, sanitario e dei servizi socio-sanitari) entro 60 giorni.
- Articolo 14 della legge regionale: questa norma prevedeva il commissariamento straordinario di tutte le aziende sanitarie della Sardegna e la cessazione immediata dei direttori generali in carica alla nomina dei commissari.
Secondo la Corte queste disposizioni violano principi costituzionali come il buon andamento e la continuità dell’azione amministrativa e superano le competenti attribuzioni legislative tra Stato e Regione.
La sentenza è stata deliberata il 2 dicembre 2025, depositata il 23 dicembre 2025 e sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Dal canto suo la presidente Alessandra Todde ha dichiarato: “Gli uffici della Regione sono già a lavoro per analizzare la sentenza della Corte e nelle prossime ore si valuteranno con attenzione tutti gli aspetti relativi e le azioni da intraprendere. Il nostro percorso di rilancio della sanità sarda, nel solo interesse dei cittadini sardi e del diritto alla cura, non è in alcun modo in discussione”,
Il Movimento 5 Stelle ha inviato una nota: “Non prendiamo lezioni dal centrodestra che per cinque anni ha governato la Regione lasciando solo buio e macerie. I sardi ricordano bene il fallimento della cosiddetta flotta sarda targata Cappellacci, non hanno dimenticato gli errori di Fratelli d’Italia e hanno pagato a caro prezzo i disastri della Lega, troppo spesso impegnata a tutelare gli interessi di pochi danneggiando la collettività. La maggioranza che oggi governa la Regione Sardegna – si legge nel documento – ha ribadito con chiarezza la volontà di rilanciare la sanità pubblica e continuerà a farlo a testa alta, sostenendo il lavoro della presidente Alessandra Todde e della sua giunta” dichiarano fonti del Movimento 5 Stelle sardo”.
































