OLBIA. Dopo l’addio di Gatti, chi sperava in un allenatore esperto e navigato per guidare la squadra verso la salvezza è stato accontentato. Josè Marcelo Ferreira, noto come Ze Maria, sarà il settimo tecnico a sedersi sulla panchina dell’Olbia nel 2024 — un vero record.
Arrivato in Italia con il Perugia di Gaucci, Ze Maria ha giocato nel Parma e nell’Inter, lasciando un segno indelebile grazie alle sue sgroppate lungo la fascia. Nessun dubbio sulle sue competenze calcistiche, ma ora spetta a lui adattarsi all’attuale contesto della Serie D, una categoria che non fa sconti neppure ai nomi illustri (basti pensare ad Amelia, campione del mondo). L’obiettivo sarà quello di portare stabilità ad una squadra che, dopo otto mesi, ha finalmente ritrovato il piacere di vincere una partita.
Il passato da allenatore del brasiliano non è dei più prestigiosi, ma spesso le sorprese arrivano proprio da chi è determinato a fare la differenza. In un contesto in cui la piazza appare sempre più apatica e distante dalla propria squadra — che nel 2025 festeggerà i suoi 120 anni di storia — serve una ventata di novità in grado di riaccendere l’entusiasmo.
Josè Marcelo Ferreira ha iniziato la sua carriera da allenatore nel 2010 con il Città di Castello, per poi vivere un lungo pellegrinaggio tra Catanzaro, Kenya, Albania, Romania e Portogallo, fino all’esperienza come collaboratore tecnico del Parma.
L’arrivo di Ze Maria sulla panchina dell’Olbia ha suscitato reazioni contrastanti tra i tifosi. Da un lato, c’è chi vede in lui una chance di riscatto, ricordando le sue prodezze da calciatore; dall’altro, c’è chi teme un’altra stagione di sofferenze. Nel frattempo, la piazza è in fermento, in attesa del debutto del nuovo tecnico, sperando che riesca a infondere nuova energia alla squadra. Solo la vittoria potrebbe garantire alla squadra e al nuovo allenatore quella spinta emotiva necessaria per confermare che il successo contro il Savoia non è stato un caso.