OLBIA. Un viaggio da incubo che difficilmente dimenticheranno. Dopo tre notti passate in aeroporto senza alcun tipo di assistenza, i passeggeri del volo Easyjet che da Parigi Charles De Gaulle li avrebbe dovuti portare sabato sera a Olbia, questa mattina hanno finalmente fatto rientro in Sardegna.
Su quel volo con partenza alle 18:40, cancellato poco prima del decollo, erano in 200, 15 italiani. “Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione né sul telefono né via mail – dice un giovane di Golfo Aranci -. Il personale di terra si è dimostrato totalmente disinteressato e siamo stati rimbalzati da un ufficio all’altro. Il servizio assistenza di Easyjet non rispondeva, nessuno ci garantiva una sistemazione in hotel e tutti i voli alternativi erano pieni. L’ambasciata italiana in Francia ci ha espresso solidarietà ma non si è mosso niente. Eravamo in ostaggio all’estero”.
Il ragazzo racconta di essersi spostato, insieme alla sua fidanzata, all’aeroporto di Parigi Orly e di aver poi raggiunto Barcellona nella giornata di ieri. “Dopo la paura di altre cancellazioni e possibili overbooking, oggi, finalmente, siamo riusciti a rientrare a Olbia acquistando gli unici due biglietti rimasti con Vueling. Abbiamo speso oltre mille euro e non sappiamo se Easyjet ci coprirà tutti questi costi.
Sul volo originario c’erano persone che necessitavano di assistenza, tra cui una signora siciliana che stamattina avrebbe dovuto fare la chemioterapia a Palermo. I giorni scorsi ha trovato un altro volo per Olbia con Easyjet ma anche quello è stato annullato. Potete immaginare la disperazione”.
Gi altri tredici passeggeri italiani prima di arrivare in Sardegna sono stati costretti a raggiungere diverse capitali europee per trovare un volo diretto a Olbia. “L’incubo è finito – dichiarano – ma non dimenticheremo questa bruttissima esperienza”.