Da barca fantasma di piratesca memoria a gioiello tecnologico sospinto da motori ibridi a basso impatto ambientale. La Blue Boat scioglie gli ormeggi e dopo un purgatorio in cantiere durato due anni che l’ha vista al centro di un inchiesta giudiziaria della Procura della Repubblica di Firenze, prende il largo e si prepara ad accogliere spedizioni scientifiche in mare. Dopo che il Tribunale del Riesame del capoluogo toscano ha definito “non più sostenibile l’astratta configurabilità del reato di truffa” l’imbarcazione è stata restituita ai leggimi proprietari e nel giro di una ventina di gironi lo scafo ha finalmente baciato il mare.
Fine di un incubo, dunque, e nuova vita per una barca che, nel frattempo ha persino cambiato colore passando dall’iniziale blu elettrico ad un più rassicurante e simbolico azzurro cielo. Questa mattina giro di prova per la stampa con partenza dal molo Bosazza di Olbia. Nel video in fondo all’articolo abbiamo intervistato a bordo il responsabile della Sloop Corporation, Mimmo Fresi Roglia.
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