La musica, quella tosta incapace di usare giri di parole, la musica della protesta con le braccia al cielo, si fa testimone in una voce che sintetizza all’unisono l’urlo di 1 milione e 600 mila sardi. Da Olbia parte la prima vera protesta popolare contro la possibile individuazione da parte del Governo di un sito di deposito di scorie nucleare in Sardegna. Un rifiuto non derogabile e soprattutto non negoziabile i cui semi sono stati piantati ieri sera nel parco del Fausto Noce a Olbia. Tanta gente che suggellato l’happening “Rock vs Nucleare”, oltre 6 ore di buone musica, un successo auspicato ma che ha sorpreso persino gli organizzatori coordinati dal Comitato Libertà Obbligatoria.
Hanno suonato gratuitamente Dealma, Sikititis, Nasodoble con la partecipazione di Dave Moica e le Animas Malas di Monica Cosseddu, fino al concerto di chiusura intorno alla mezzanotte di un travolgente Salmo accompagnato dalla sua live band.
La serata, presentata sul palco da Andrea Rock di Virgin Radio e trasmessa in diretta da Radio Olbia Web (ex Radio Kiss), ha offerto anche spunti di riflessione con le informazioni scientifiche curate sotto forma di schede dal fisico Markus Reichert, sugli effetti devastanti che in buona sostanza condannerebbero l’isola per sempre al rischio di contaminazione radioattiva. Da Olbia parte un telegramma multimediale per il ministro Galletti e una cartolina realizzata da Salmo con l’Isola di Tavolara alle spalle (vedi il video e le immagini in fondo all’articolo).
https://vimeo.com/139190097