OLBIA. Siamo arrivati alla sedicesima giornata della serie C girone B che vede l’Olbia di Mister Greco opposta al blasonato Perugia. I precedenti ci riportano indietro nel tempo sul finire degli anni 50 quando entrambe le squadre militavano nel campionato di IV serie nazionale.
Le uniche due partite giocate sullo sterrato dell’allora Comunale di Olbia risalgono ai campionati 1957/58 e 1958/59. Nella prima partita i bianchi si imposero sugli umbri per 2-0 con gol di Mignogna al 40° del primo tempo e due minuti dopo l’estroso Silverio Balzano chiuse definitivamente la partita realizzando il gol della sicurezza. Nel campionato seguente e precisamente il 28 dicembre 1958 Olbia e Perugia si incontrarono ancora in terra gallurese e per la seconda volta Silverio Balzano rimandò a casa gli umbri con una sconfitta per 1-0.
Domenica prossima i Grifoni perugini si contenderanno i tre punti con i Guardiani del Faro olbiesi in uno scontro che vede gli umbri carichi e piuttosto rabbiosi per la mancata vittoria contro la Carrarese nell’ultima gara di campionato, per questo motivo è facile aspettarsi una partita vibrante e senza esclusione di colpi. Durante la settimana, Leandro Greco e tutta la squadra hanno lavorato alacremente per cercare di opporsi al blasone umbro non soltanto nelle intenzioni ma nei fatti.
“Il Perugia è una squadra forte – dichiara il mister romano – è partita per vincere il campionato e vuole presto ritornare a giocare nella seconda categoria nazionale”.
Mister all’Olbia cosa manca?
“Purtroppo ci manca ancora un po’ di attenzione nei particolari e su questo punto continuiamo a lavorare. Non ci manca certo la condizione fisica visto che chiudiamo ogni partita in crescendo, direi che – come sempre – ci mancano quei punti persi immeritatamente che oggi avrebbero raccontato una storia diversa”.
Aver riacciuffato il risultato nelle fasi finali della gara contro il Sestri Levante che effetti ha provocato nel gruppo?
“Avere recuperato in extremis la partita contro il Sestri Levante ci ha dato quella consapevolezza e quella carica in più che ci consente di guardare fiduciosi al prossimo impegno. Sono contento per il gol realizzato da Palomba, sia per il punto in più in classifica che per il meritato premio verso un ragazzo silenzioso e laborioso che finora ha avuto poco spazio negli undici di base non per demerito ma perché ha davanti a sé altri due che stanno facendo molto bene”.
Pensare ad una difesa a tre con Palomba, Bellodi e Motolese è un azzardo?
“Devo ammettere che ci stiamo pensando concretamente e potrebbe essere una soluzione ma al momento devo fare i conti anche con i sostituti e in questo caso mi rimarrebbe il solo Fabbri. È sicuramente un argomento alla mia attenzione”.
In rosa abbiamo due calciatori non proprio giovanissimi come Dessena e La Rosa che si distinguono per tenacia e professionalità. I due possono coesistere insieme o la presenza di uno esclude quella dell’altro?
“Assolutamente no. Infatti, nella gara contro il Sestri Levante hanno giocato insieme dando un contributo determinante al risultato. Nel mio modulo di gioco ho spostato Dessena più in avanti per supportare l’attacco, mentre ho voluto La Rosa in campo perché in una partita con quelle caratteristiche avevo bisogno di tenacia e temperamento a centrocampo e sotto questo aspetto Luca e fondamentale. Ma sono entrambe professionisti in grado di dare ancora tanto e fare crescere anche gli altri.
Veniamo alla formazione che domenica affronterà i grifoni umbri.
“Abbiamo Nanni ancora assente così come Mordini oltre a qualche nodo da sciogliere in avanti dove ho una possibilità in più con il giovane Gennari che tanto bene ha fatto a Vercelli. Molto probabilmente ci sarà qualche novità, deciderò domani in fase di rifinitura”.
Per la gara contro il Perugia abbiamo sentito Gian Battista Scugugia un ex di turno importante. “Perugia è una città bellissima con un tifo da grandi platee – dice il difensore olbiese – in Umbria ho giocato l’anno in cui facevo il servizio militare e ho il rammarico di non essere riuscito a vivere pienamente quell’esperienza”.
Che cosa ti ha lasciato l’esperienza nel Perugia?
“Tante cose positive, era il mio primo campionato dopo l’esperienza nelle giovanili del Cesena e ricordo con vero piacere la passione per il calcio ed un tifo caldo che poche altre piazze possono permettersi. Ricordo come oggi un derby con la Ternana e ventimila spettatori sugli spalti. A Perugia si vive di calcio e spero presto possa riprendersi la posizione che più le compete nel panorama calcistico nazionale”.
Un tuo pronostico per la gara di domenica?
“Al Perugia voglio bene ma il cuore dice Olbia”.