“Unidos Olbia, alla luce degli effetti devastanti che il progetto di intervento idraulico in Città, qualificabile come ‹Progetto Cancella Olbia›, potrebbe portare, ritiene necessario agire per garantire il doveroso e utile coinvolgimento della intera popolazione olbiese nella vicenda”. É l’incipit del documento del partito olbiese di Mauro Pili che rompe gli indugi e, cavalcando il momento di confusione nel quale versa il piano Mancini, dagli espropri ai finanziamenti rimandati, lancia l’idea di un referendum tra gli olbiesi.
“Unidos Olbia – si legge nella nota scritta dal consigliere comunale e coordinatore di Unidos Tonino Pizzadili e dal coordinatore cittadino Antonio Appeddu – manifesta la propria preoccupazione per l’insieme di opere previste che, alla luce di quanto sin qui valutabile, lungi dal mettere in sicurezza l’intero territorio, paiono addirittura poter aggravare il problema generato dal passaggio dell’acqua in Città.
Per quanto sopra:
1. Preso atto della volontà mai sconfessata dell’attuale amministrazione di proseguire nell’iter approvativo del piano di mitigazione del rischio idrogeologico nella città di Olbia, secondo il progetto preliminare recentemente approvato dal consiglio comunale;
2. Considerato che detto progetto è stato approvato col voto di quattordici consiglieri di maggioranza e che, pertanto, lo stesso non ha avuto la condivisione della maggioranza dei consiglieri assegnati al comune;
3. Acclarata la contrarietà di una imponente quota della popolazione olbiese a detto progetto;
4. Richiamato il gravoso impatto che le opere in progetto avrebbero, in caso di attuazione dello stesso, sul tessuto urbano, sull’economia, sul paesaggio e sulla vita di relazione del comune;
Ritiene di dover intervenire per verificare se la comunità olbiese considera la soluzione proposta idonea a risolvere il problema senza creare pregiudizio eccessivo alla vita della città e dei suoi abitanti.
Per quanto più sopra esposto, Unidos Olbia comunica, ai cittadini ed alle fonti di informazione, che:
1. Procederà alla raccolta delle firma necessarie per l’indizione di un referendum in città, ai sensi del vigente statuto comunale, per verificare la condivisione o la contrarietà della comunità olbiese verso il progetto dell’amministrazione comunale, cosiddetto “progetto Mancini”.
2. Ha avviato un’attività di verifica giuridico amministrativa delle procedure sin qui seguite e che seguiranno, ai fini di un’opposizione alle stesse nelle opportune sedi di verifica (TAR).
3. Nell’occasione invita tutti i gruppi, i movimenti e i cittadini a partecipare alla promozione e sostegno del referendum. Già nelle prossime ore saranno attivati tutti gli adempimenti burocratici di intesa con i soggetti che vorranno aderire alla iniziativa”.