OLBIA. Il consiglio comunale di Olbia ha approvato all’unanimità una mozione per la realizzazione di una statua in granito dedicata a Karim Aga Khan, fondatore della Costa Smeralda. Il tributo al Principe si affiancherà all’intitolazione dell’aeroporto che prenderà il nome di “Olbia Costa Smeralda, S. A. Karim Aga Khan”.
L’opera sarà realizzata in granito, materiale simbolo della Sardegna, mentre la forma e l’artista verranno scelti dalla famiglia del Principe. Settimo Nizzi, sindaco di Olbia, ha sottolineato l’importanza di questo riconoscimento: “Vogliamo che sia ricordato l’uomo. È obbligatorio per noi realizzare un monumento. La nostra comunità si confronterà con i familiari per definire l’opera nella forma più adatta”.
Dopo l’intervento del primo cittadino, il presidente del Consiglio, Marzio Altana, ha fatto sue le parole di don Gianni Satta, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo di Olbia, presente tra il pubblico: “Era un uomo illuminato, portatore di bellezza, armonia, sviluppo e pace. Era un’anima gentile. E quanto bisogno ha oggi il mondo di anime gentili come lui”.
Il tributo della città. Nel corso della seduta aperta del consiglio comunale, numerosi interventi hanno evidenziato il ruolo centrale dell’Aga Khan nella trasformazione della Gallura. Giuseppe Meloni, vicepresidente della Regione Sardegna, ha ribadito l’impronta lasciata dal Principe: “Nessuna ricorrenza sarà abbastanza per esprimere la gratitudine di questo territorio. Il suo lascito è stato quello di un visionario che ha rispettato il territorio senza mai comprometterlo. Mi è dispiaciuto vedere, negli anni, una certa freddezza da parte di alcune zone della Sardegna verso la Costa Smeralda. Dobbiamo diffondere il suo pensiero nel resto dell’Isola perché non tutti colgono la portata della sua opera”.
Un concetto ribadito anche da Rino Piccinnu, amministratore straordinario della Provincia Gallura: “Un ismaelita che ha voluto costruire una chiesa cattolica. Questo dimostra la sua grandezza come guida spirituale e uomo di dialogo. Ha dato completezza al sistema turistico generale, trasformando la Costa Smeralda in un baluardo per l’occupazione prima dell’emigrazione. Sono certo che non abbia guadagnato un soldo, anzi ci ha rimesso milioni di euro”.
Il ricordo di chi lo conobbe. Chi ha lavorato direttamente con il Principe ha voluto sottolineare il suo approccio innovativo e rispettoso. Silvio Pippobello, amministratore delegato di Geasar, ha descritto l’Aga Khan attraverso tre concetti: “Grande visione, passione e rispetto. Era un vero passionario: i numeri dovevano quadrare, certo, ma in ogni cosa che faceva ci metteva il cuore. Ha sempre rispettato le persone, i luoghi e l’ambiente. Non ha mai licenziato nessuno. Quello che ha fatto e progettato continua a riscaldare la nostra terra e spero che le nuove generazioni camminino nel suo solco”.
Anche l’architetto Enzo Satta, che collaborò con lui per oltre 50 anni, ha voluto ricordare il legame del Principe con la Gallura: “Il mio rapporto con l’Aga Khan è durato più di mezzo secolo. Ha dato un contributo sociale ed economico enorme, anche se non sempre apprezzato. Quando ricevetti l’incarico per la progettazione dell’aeroporto, lui mi disse che doveva essere moderno, con acciaio e vetro, ma che doveva anche mantenere un legame con la Sardegna, con il granito e il mirto, perché chi arrivava sentisse il profumo della nostra terra. Grazie, Altezza – ha chiuso emozionato l’architetto -, per quanto ci ha dato e lasciato”.
L’importanza della figura dell’Aga Khan è stata ribadita anche dall’ex assessore regionale Antonio Satta che ha ricordato un episodio significativo: “Mi chiesero di essere presente a una cerimonia a Stella Maris. Avevo appena conosciuto il Principe. Mi disse ‘Grazie ai suoi interventi la Sardegna ha ripreso a camminare’. Di questo sono orgoglioso. È fondamentale dare risalto alla sua figura perché rimarrà nella storia del nostro Paese”.
“Amava profondamente la nostra terra – così la capogruppo di Forza Italia, Maria Antonietta Cossu -. In principio raccontava di come all’inizio provò un senso di smarrimento per l’assenza totale di servizi e le difficoltà logistiche nel muoversi da Olbia ma anche di come, fin da subito, sentì un’attrazione irresistibile per quei luoghi incontaminati. Quel legame lo spinse a investire idee e risorse per migliorarne la mobilità e lo sviluppo turistico, sempre nel massimo rispetto del territorio”. La mozione è stata approvata all’unanimità dai 27 consiglieri presenti.