Monica Deledda abita a San Teodoro con la sua famiglia. É la mamma di un simpaticissimo ragazzo diversamente abile, molto conosciuto in paese, che non parteciperà alla gita di fine anno. Il motivo? Top secret. La scuola, come sostiene la signora Monica, non le ha fatto conoscere le motivazioni di quella esclusione. Il figlio non parteciperà, punto e basta. Stessa sorte per un suo compagno di scuola, anche lui diversamente abile, anche lui escluso senza spiegazioni dalla vacanza! Vuoi vedere che in quella gita non sono ammessi i ragazzi diversamente abili?
Monica, intanto, che partecipa insieme al figlio alla gestione di una pagina Facebook, con grande eleganza e “sportività” scrive ai compagni di classe del figlio: “Questa è la prima volta che scrivo qualcosa che tutti possono leggere – racconta di suo pugno la mamma del ragazzo escluso dalla gita di fine anno organizzata dalla scuola media di San Teodoro -, mi piace perché ho la possibilità di dirvi il dolore che ho provato vedendo l’espressione di mio figlio quando mi ha chiesto perché lui non era lì con voi. Difficile spiegarglielo. Come posso dirgli ‹caro bambino la chiamano scuola dell’integrazione ma è solo una favola senza un lieto fine›. La scuola di San Teodoro ha organizzato la gita scolastica dell’ultimo anno escludendo i diversamente abili senza neanche informare i genitori ma non fa niente sono solo due bambini, cosa contano!”
L’ultima parte della lettera virtuale contiene la consapevolezza di una realtà difficile da combattere e la critica alla scuola è una vera lezione per tutti. “A voi ragazzi auguro una splendida gita – conclude la signora Monica – a voi scuola consiglio un corso di sensibilizzazione perché come avete dimostrato non avete ancora capito che la cosa difficile non è avere un figlio disabile ma avere intorno persone come voi”.