Nel giorno della grande Processione in onore di San Simplicio, si rinnova una vecchia tradizione di ospitalità ed accoglienza nella casa di una nota famiglia olbiese. Da più di cinquant’anni, due sorelle, che preferiscono mantenere il riserbo su nome e cognome, il 15 maggio, dal pomeriggio fino a tarda notte, aprono le porte della loro abitazione, situata a pochi passi dalla Basilica.
Le padrone di casa, coadiuvate dai numerosi parenti, imbandiscono un ricco e gustoso rinfresco, a base di specialità tipiche olbiesi, per un “invito” allargato che, ogni anno, coinvolge alcune centinaia di persone. Gli ospiti si riuniscono in sala e nel patio fiorito per un appuntamento conviviale dove tutte le generazioni sono rappresentate. Il buffet, allestito sia all’interno sia all’esterno, è un goloso esempio di cucina rigorosamente casalinga.
In decine di teglie e vassoi vengono sistemati i frutti di mare cucinati in mille modi, le cozze gratinate, gli arrosti, le zuppe, le insalate di pasta e di riso, i timballi, gli involtini, le panadas e un trionfo di dolci di ogni tipo. Il flusso degli ospiti, oltre agli amici e agli “amici degli amici”, comprende diversi turisti e molti curiosi attirati dalle porte aperte di questa casa, diventata ormai un simbolo dell’accoglienza e dell’ospitalità olbiese.