L’e-book “Un sentiero per l’arte” di Gianmario Saba e una selezione dei suoi dipinti sono stati presentati ieri nella Biblioteca comunale di Olbia. L’incontro, coordinato dalla giornalista Marella Giovannelli, si è svolto nella sala conferenze “Alfonso De Roberto”. Il testo, liberamente ispirato al pensiero di numerosi artisti, scienziati e filosofi, è di piacevole lettura, impreziosito dalle immagini dei quadri di Gianmario Saba, originario di Siligo, ma olbiese d’adozione. La sua attività artistica sta riscuotendo molto interesse anche a livello nazionale come testimonia il suo inserimento tra gli artisti partecipanti a “Milano Expo 2015 International contemporary Art”, la prestigiosa esposizione universale d’arte contemporanea curata da Giorgio Grasso e Bosmat Niron.
L’e-book, costituito da sette brevi capitoli, è scaricabile da internet ad un prezzo simbolico. Saba ha spiegato che si tratta dell’evoluzione di un suo lavoro cartaceo pubblicato nel 2004 e presentato per la prima volta nell’Aula Magna dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari. Può essere definito una chiave d’accesso alla comprensione dell’arte moderna e contemporanea.
“Per me – ha sottolineato l’autore – era forte l’esigenza di rivendicare l’autonomia dell’artista, che è il confidente della natura, dalla scienza e dalla tecnologia. In fondo la scienza ricerca la verità mentre nell’arte permane il mistero. Il sentiero che porta all’arte può essere percorso solo lasciando alle spalle il ritmo imposto dalla tecnologia per immergersi nei colori e nelle ombre. Chi si incammina deve abbandonarsi alla natura, ascoltare la propria anima e puntare dritto verso la conquista di se stesso. Tra le caratteristiche che bisogna possedere: capacità di prendere le distanze dalla realtà per poterla meglio osservare, predisposizione all’ascolto e un solido bagaglio tecnico”.
Ha il sapore di una favola ma è rigorosamente vero il modo in cui Saba ha scoperto l’amore per la pittura. L’estate del 1975 era appena iniziata e lui, che viveva a Borutta con la famiglia, stava giocando a nascondino nei pressi del Monastero di San Pietro in Sorres. A un certo punto il dodicenne Gianmario si è ritrovato in un luogo a lui sconosciuto, pieno di tele, colori e immagini straordinarie. “Non scorderò mai lo stupore di quei momenti – ha ricordato ieri – ero lì da una decina di minuti, e mi guardavo intorno incantato quando un monaco benedettino con i pennelli in mano mi ha rivolto la parola con grande gentilezza. Era padre Bonifacio, al secolo Lorenzo Salice, pittore allievo di Giorgio Morandi e fondatore della Scuola giovanile di ricerche artistiche.
Mi ha proposto di seguire le sue lezioni ed è stato lui il mio primo maestro”. Gli studi tecnici e la laurea in ingegneria non hanno fatto deviare Gianmario Saba dal suo sentiero, dalla sua passione. Ha frequentato per un anno l’Accademia delle Belle Arti di Sassari e continua a dipingere, partecipando a mostre anche a livello nazionale ed internazionale, e ricevendo critiche lusinghiere che lodano “la sua ricchezza di fantasia, sensibilità coloristica e attento disegno” (Nuova Arte Mondadori).