★VIDEO★ OLBIA. Il colpo d’occhio lascia senza fiato. Come stare a Castel Sant’Elmo e vedere Betlemme trasfigurata in Napoli. È il presepe di Giovanni Forteleoni, ex chirurgo dell’Ospedale di Olbia, uomo dai mille talenti e altrettante passioni. Come quella per il presepe napoletano.
Per realizzarlo ci sono voluti anni di certosina ricerca tra i migliori artisti specializzati nella realizzazione di statue in scala tra i 15 e i 16 centimetri. Nel presepe custodito in una grande stanza dedicata (non si smonta mai), ci sono oltre 300 personaggi che animano una piazza variegata in cui ogni figurante è indaffarato in qualcosa.
Un presepe sorprendente e sconosciuto. Ogni volta che ti avvicini scopri una novità, una cosa che non avevi notato precedentemente. Gli stessi Magi non potevano giungere alla grotta semplicemente in groppa ad un cammello. Ognuno di loro entra in scena come una star con una grande banda al seguito. Ed è proprio la musica che sembra di sentire scrutando questo presepe tra il sacro il profano.
Musica e allegria con il frastuono del vociare che arriva dalle taverne, dai produttori di formaggi, di dolci e primi piatti della tradizione. E le citazioni ci sono tutte. Dagli spaghetti alla pizza, passando per babà, sfogliatelle e pastiera. I mille colori di Napoli raccontati da Pino Daniele emergono da questo presepe tutto fatto a mano. Almeno un centinaio di pezzi sono stati realizzati dallo stesso Fortelenoni.
Un grande risalto ha anche il bestiario. Tigri, elefanti, gatti, cani, ovini e caprini convivono allegramente senza distinzione così come gli artigiani che lavorano il ferro, piazzano zoccoli ai cavalli, lavorano ai muri mentre la quiete avvolge la grotta della Natività dove non potevano mancare bue e asinello.
Il presepe la cui collocazione in un’ala del Museo Archeologico sarebbe capace di richiamare studenti e visitatori da ogni angolo della Sardegna, Giovanni Forleleoni lo ha dedicato alla moglie, Mariella Antona, scomparsa pochi anni fa. Di seguito il video ▼