“Chiedo scusa ad Olbianova ed ai suoi lettori, ma mi corre la necessità di rispondere alle affermazioni del Sig. Sindaco di Olbia riguardo le sue dichiarazioni sull’Ufficio Europa del Comune. Lo faccio perchè non ho nessuna intenzione di passare per bugiardo e per profittatore del lavoro altrui”. E’ la premessa di una nota inviata da Gianni Urtis (CD), ex consigliere comunale di Olbia in risposta alle affermazioni del sindaco sulla questione “Ufficio Europa”. Urtis in una intervista a Olbianova aveva accusato il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli di aver chiuso il settore, fonte di importanti finanziamenti per la comunità olbiese. Il primo cittadino aveva ribattuto sostenendo la falsità delle affermazioni attraverso un cirsostaziato documento. Ora arriva la durissima controreplica del coordinatore provinciale del Centro Democratico che pubblichiamo di seguito.
“Come dimostrato dalle cose dette, il Sindaco non ha capito assolutamente quale doveva essere il lavoro della struttura messa in piedi con le poche forze disponibili e con la grande partecipazione ed abnegazione di coloro che ci hanno lavorato.
In primis: dopo l’allontanamento della Dott.ssa Masu (con la quale il sottoscritto non ha avuto alcun contatto e di cui non conosce le modalità di esclusione), il Comune di Olbia disponeva all’interno dell’Ufficio di Staff al Sindaco di una sola unità che, fra le altre cose da fare, continuava a portare avanti quelle attività che gli era permesso svolgere per mantenere in piedi un minimo di contatti, in collegamento anche con strutture esterne al nostro Comune: il Dott. F. D’Alessandro, che merita a mio parere un particolare elogio per l’egregio lavoro svolto in carenza di ogni risorsa, è così riuscito a portare all’attenzione sopratutto degli Olbiesi più giovani le possibilità che l’Europa fornisce a coloro che intendono utilizzare i mezzi messi a disposizione, ha portato questo discorso nelle scuole, ha tenuto nel tempo efficiente il servizio “Informagiovani”. Ha inoltre gettato il seme per la nascita di quella che poi è diventata l’Associazione “Mine Vaganti”.
Grazie all’interessamento della Segretaria Generale, la Dott.ssa Giua, che ha messo a disposizione risorse del suo Ufficio (fondi e personale) e con l’ausilio del Dott. Mauro Canu (consulente esterno, esperto in Organizzazione e Formazione) si è costituito il gruppo di lavoro di cui io parlo: il programma da NOI studiato prevedeva la prosecuzione delle attività già in essere svolte dal Dott. D’Alessandro (comprese quelle relative al PIMEX, che vede il Comune di Olbia capofila di un progetto con le Provincie di Livorno, Massa-Carrara, Lucca e Cagliari, il Comune di Savona e la Camera di Commercio di Bastia e dell’Alta Corsica). Inoltre sono state avviate le attività per la creazione di una rete informativa interna alla struttura del Comune di Olbia, che faceva capo ai Sigg. Dirigenti responsabili dei vari settori dell’Amministrazione, e di una rete esterna, che passasse per i Comuni ed altri Enti Pubblici della Sardegna in una prima fase, ed in seguito potesse venire allargata ad altri Enti fuori dalla nostra isola.
Primo passo è stato creare il sistema di monitoraggio permanente delle strutture sovranazionali e nazionali che potessero fornire notizie sulle disponibilità di finanziamento nei vari settori: quindi Unione Europea, Stato Italiano, Regione Sardegna erano quotidianamente scandagliati alla ricerca di opportunità.
Le informazioni raccolte sono state messe a disposizione della rete interna al Comune tramite un bollettino che l’Ufficio Europa inviava al Sindaco, agli Assessori, ai Dirigenti ed ai referenti nei vari uffici. Le notizie erano suddivise per tipologia di intervento, e venivano resi noti tutti i dati necessari ad una prima valutazione ed eventuali successivi approfondimenti.
Debbo riconoscere, e gliene faccio merito, all’Assessore Ivana Russu di essere stata l’unico esponente della attuale Giunta ad aver compreso l’importanza delle notizie che le arrivavano e di aver intrapreso un cammino che le ha poi dato tante soddisfazioni.
Non si può dire la stessa cosa degli altri suoi colleghi di Giunta, Sindaco compreso, che, come è del tutto evidente, hanno totalmente ignorato il lavoro che era stato messo in piedi e che, alla prima occasione utile, è stato annientato in maniera “BARBARA”, senza neanche darne un minimo di comunicazione al sottoscritto, spazzando il cammino appena intrapreso. E, sopratutto, impedendo lo sviluppo previsto dal progetto studiato.
Ed oggi qual’è la situazione? Si è ritornati a prima del 2012, con il funzionario addetto rimasto nuovamente solo, che fa quel che può, senza bollettino e quindi informazione, senza la rete interna e senza progettualità.
L’unico aspetto positivo è che procedono le attività poste in essere tramite “Mine Vaganti”. Insomma, il solito modo di fare amministrazione di QUESTA Amministrazione: pressapochista, senza programmazione,chiusa nella sua piccolezza, completamente scollegato dalle reali esigenze di questa Città.
In questo periodo un unico progetto importante è stato predisposto ed approvato, Sig. Sindaco, e Lei lo ha volutamente ignorato nella sua comunicazione sulle MIE bugie, perchè politicamente pericoloso: il Life Puffinus Tavolara, dell’importo complessivo di oltre 900.000,00 Euro, con una compartecipazione del 50% da parte del Comune (fondi comunali distribuiti in tre anni, regalati all’Area Marina Protetta di Tavolara – Coda Cavallo ed ai suoi Collaboratori/Assessori), finalizzato alla conservazione della popolazione di Berta Minore presente sulle isole del piccolo arcipelago. Un progetto sconosciuto e disconosciuto dagli altri soci dell’Area Marina, che non hanno minimamente partecipato allo studio ed alle spese.
Se Lei, Sig. Sindaco, riesce a dire che non è vero che ha chiuso l’Ufficio Europa per il solo fatto che non esiste l’atto formale che ne decreta l’abolizione, ma nei fatti ha materialmente impedito lo sviluppo di quella struttura che oggi avrebbe assunto ben altra valenza da quella che la SUA Amministrazione riconosce all’argomento dei rapporti con l’Unione Europea, allora, Sig. Sindaco, le posso tranquillamente obiettare che anche le OMISSIONI equivalgono al non dire la verità, al negare l’informazione corretta e quindi alle bugie.
Chi è più BUGIARDO, fra me e Lei?”
Giovanni Agostino Urtis, ex Consigliere Comunale