Un gruppo di circa dieci persone, tra cui diversi bambini, vive ore di grande difficoltà a causa di problemi nei collegamenti marittimi tra Corsica e Sardegna. La nave Giraglia, che abitualmente copre la tratta Santa Teresa Gallura – Bonifacio, è ferma per un’avaria e, al momento, non si vede una soluzione immediata.
Nonostante la compagnia Moby abbia annunciato l’arrivo della “Zaza” a Golfo Aranci per coprire la tratta in continuità territoriale, non si ha alcuna certezza su quando il servizio sostitutivo sarà effettivamente attivo.
I turisti sardi, partiti per una breve vacanza sull’isola francese, si trovano bloccati e costretti a spostarsi autonomamente tra i porti di Bonifacio, Ajaccio e ora persino Bastia. “Siamo sballottati da un porto all’altro senza comunicazioni precise – racconta uno di loro –. Siamo vittime di trasporti inadeguati, con navi vecchie che sono spesso ferme per avarie e senza alcuna assistenza concreta da parte della compagnia di navigazione che non ci dà informazioni precise”.
Golfo Aranci, intanto, si prepara ad accogliere la nave ma difficilmente potrà arrivare prima di due o tre giorni. “Intanto noi non riusciamo a rientrare. Siamo partiti martedì scorso per rientrare giovedì ma siamo ancora qui, e non si capisce cosa ne sarà di noi. Da Bonifacio siamo arrivati ad Ajaccio perché ci avevano detto che una nave ci avrebbe riportato a Porto Torres, ma siamo arrivati stamattina al porto e non c’è traccia di alcun traghetto. Ora ci hanno appena confermato che nessuna nave partirà per la Sardegna, né da qui né da Bonifacio, e quindi non ci rimane altro che risalire in auto e andare a Bastia. Saremo costretti a prendere la nave per Livorno e poi rientrare a Olbia lunedì o martedì. Assurdo.”
Il gruppo sta dando fondo a spese impreviste con tutti i disagi che si possono immaginare: “Tra noi c’è anche una malata oncologica che sta finendo le medicine, e questo aumenta la nostra ansia. Stiamo veramente vivendo un incubo senza sapere come andrà a finire. I corsi che incontriamo sono solidali con noi, ci trattano benissimo e sono molto comprensivi della nostra situazione ma ciò non toglie che è allucinante trovarsi qui senza sapere con precisione cosa fare e quando potremo rientrare nelle nostre case”.