L’assessore dei Lavori Pubblici di Olbia Davide Bacciu ha inviato un nota in risposta alle affermazioni fatte in Consiglio comunale (a gennaio) e a mezzo stampa (ad aprile) dal consigliere sardista Stefano Fancello in merito ai costi per privati e imprese derivanti dal cambio di nome delle vie della città. “Cambiare il nome alle vie – aveva sostenuto il consigliere – non solo crea disagi e perdite di tempo ai cittadini ma anche costi per le aziende. Le attività dovranno accollarsi il costo di 150,00 euro solo per la segnalazione alla Camera di Commercio”. Tutto falso per Bacciu che scrive:
“A seguito di quanto segnalato, l’ufficio Toponomastica, in data 04.05.2015 , chiedeva lumi alla camera di commercio di Sassari e ad alcuni professionisti. In data 15.06.2015 il vice conservatore del registro Imprese la dott.ssa Tiloca, ha inviato una risposta formale (> qui) a che ad avviso dello scrivente smentisce quanto affermato dal Consigliere.
Quest’ultimo ha sostenuto, una prima volta ( gennaio) che le imprese dovrebbero pagare non meno di 150 euro; mentre ad Aprile ha sostenuto che i costi potrebbero arrivare addirittura fino a 300,00 euro. Non è dato sapere da quale fonte il consigliere abbia attinto tali dati, ma i costi vivi da sostenere risultano ben diversi: € 18,00 per le imprese individuali ed euro 30,00 per gli enti e le società. A questi costi devono aggiungersi i costi fatti pagare dai consulenti (pochi euro alcuni, mentre altri riferiscono di fare queste pratiche gratis per i loro clienti!!). A ciò si aggiunga che le imprese (individuali o società che siano) possono provvedere autonomamente all’invio delle pratiche telematiche registrandosi sul sito www.registroimprese.it senza ulteriori costi aggiuntivi.
Dispiace se il Consigliere Fancello, in occasione del cambiamento del nome di una parte della via Maroncelli (come lamentato a Gennaio) abbia personalmente pagato le cifre di cui parla (nella stessa via il consigliere ha la sede della propria attività!) , ma forse avrebbe dovuto documentarsi meglio, in modo da evitare il pagamento (se così è stato) di oneri posti a suo carico da un intermediario, che, diciamo così, non lo ha trattato da amico!!!. Ciò che importa allo scrivente e che non venga data una notizia priva di fondamento (com’è stato) e che non si ingeneri in capo ai titolari delle imprese, una aspettativa di costo non corretta.
Colgo l’occasione – aggiunge l’assessore – per evidenziare che dal 2007 ad oggi è stata fatta un’attività “poderosa” da parte dell’ufficio toponomastica. La denominazione delle vie e l’adeguamento della numerazione civica risponde alle esigenze di gestione amministrativa delle città, oltre ad essere un preciso compito attribuito per legge al Comune, che agisce secondo quanto stabilito dalla normativa nazionale in materia, recepita nel Regolamento comunale di Toponomastica e numerazione civica approvato con Deliberazione di C.C. n.3/2009.
La determinazione precisa delle abitazioni, delle sedi di lavoro, degli edifici attraverso la numerazione civica e le aree di circolazione è di importanza basilare per:
- i servizi civici e, segnatamente, per l’anagrafe;
- la riuscita del censimento della popolazione e delle abitazioni;
- la gestione di tutti i processi di informatizzazione che richiedono una perfetta corrispondenza tra territorio, cittadini, attività economiche e gestione dei servizi.
- l’agevolazione dei servizi postali e di consegna merci; la raccolta differenziata dei rifiuti ecc ecc.
L’Amministrazione ha stabilito all’art.64 del Regolamento Comunale di Toponomastica che la spesa per la toponomastica (studio della cartografia, le rilevazioni, l’apposizione di targhe e cartelli indicanti le aree di circolazione) è a totale carico del Comune, che la legge consentirebbe di addebitare al cittadino sia come acquisto di materiale sia per la posa in opera, come viene fatto nella maggior parte dei Comuni e come faceva anche Olbia in passato, a un costo di 30 euro a numero civico a carico del cittadino.
In 8 anni e mezzo sono state denominate 683 aree di circolazione, su un totale di 1751 aree di circolazione censite. Ogni anno vengono censiti circa 2-3000 accessi e si provvede alla eventuale integrazione della numerazione civica. Attualmente risultano 59.200 iscritti all’anagrafe di cui solo 80(!) risultano ancora senza numerazione civica (si sta provvedendo). Dal 2007 ad oggi sono state posizionate 3.763 targhe viarie e 17.601 interventi sui numeri civici (15.827 posati e 1.774 rimossi).
A quanto sopra si aggiunga l’attività iniziata da tempo e volta a ripristinare i toponimi storici sia nell’agro che nelle zone costiere. Infine è bene rammentare agli utenti-cittadini che tutti i dati dell’ufficio Toponomastica sono stati riversati completamente su sistema GIS. La cartografia completa di tutte le strade deliberate é dall’inizio del corrente anno pubblicata nella sezione di Toponomastica sul sito istituzionale con tutti i dati scaricabili in formato standard aperto e in formato shapefile in proiezione geografica.
Mi preme chiudere la nota ringraziando per il lavoro fin qui svolto la Dott.ssa Anna Maria Manca (dirigente) la Dott.ssa Silvia Marreddu (funzionario), e i dipendenti Gina Chianese, Luca Picciaredda e Simplicio Usai,