“Abbiamo fatto una semplice simulazione ipotizzando un viaggio in nave di andata e ritorno sulla Olbia Genova — dice Tonino Pizzadili capogruppo di Unidos e Sardistas nel consiglio comunale di Olbia -. Una famiglia di non residenti composta da 4 persone con auto al seguito il prossimo agosto avrà due opzioni per venire in Sardegna: Moby Lines 1.084,00 euro, Tirrenia 1.047,00 euro. E’ scandaloso che tra le due offerte ci sia una differenza di soli 37 euro, visto che il primo è un operatore privato mentre la Tirrenia riceve dallo Stato ben 72 milioni di euro per gestire un servizio pubblico di fatto inesistente. Quei soldi devono servire per abbattere i costi ma se privato e pubblico hanno già ora praticamente lo stesso costo, che succederà se l’armatore di Moby Vincenzo Onorato dovesse acquisire anche la Tirrenia? “.
Il leader di Unidos Mauro Pili, che ha annunciato imminenti azione clamorose di protesta, ha più volte parlato delle presenza di “un cartello tra le compagnie ma se Onorato – ha sostenuto Pili nella conferenza di sabato scorso a Olbia – si dovesse accaparrare il 100% di Tirrenia sarebbe un ulteriore danno per l’isola con la Gallura penalizzata più di ogni altra zona”. Ora Pizzadili e Fancello si sono fatti promotori di una interrogazione al sindaco Giovannelli con la richiesta di coinvolgere nel dibattito l’intero Consiglio comunale.
Ecco il testo dell’interrogazione rivolta al sindaco e al presidente del Consiglio comunale
Continuità territoriale marittima da e per la Sardegna
Interrogazione al Sindaco con richiesta di risposta in Consiglio Comunale
I consiglieri comunali di Olbia, Tonino Pizzadili e Stefano Fancello
– fortemente preoccupati per le notizie di recente riportate dalle fonti di informazione sul tema in oggetto, con particolare riferimento alla concentrazione della proprietà delle società operanti nei campo dei trasporti marittimi da e per la Sardegna;
– alla luce del grave danno economico subito negli anni passati dall’economia dell’Isola e, in special modo di quella legata al turismo, a causa delle elevatissime tariffe praticate sulle rotte navali da e per la Sardegna anche sulle corse interessate al regime della continuità territoriale;
– preso atto che, nonostante il contributo annuale di euro 72 milioni pagato dalla regione Sardegna al concessionario del servizio di continuità territoriale (Tirrenia), la tariffa in regime di continuità territoriale è del tutto identica a quella dei vettori privati operanti al di fuori di detto regime agevolato;
– evidenziato che già oggi, in regime di almeno teorica concorrenza, i costi di detto trasporto appaiono condizionati dall’assenza di una vera e propria concorrenza fra vettori;
– rammentato come, secondo le informazioni riportate di recente dalle fonti di informazione, la proprietà della Tirrenia, concessionaria del servizio in oggetto, sembra in procinto di passare pressoché integralmente al proprietario dell’altra società di navigazione operante sulle rotte in esame;
– segnalato come il nuovo assetto proprietario di Tirrenia determinerebbe un vero e proprio regime di monopolio del trasporto passeggeri da e per la Sardegna;
– ritenuto che detto monopolio, inevitabilmente, andrebbe a costituire un fattore certo di squilibrio nei rapporti tra utente e armatore e tra Regione e armatore, con la collocazione di quest’ultimo in posizione dominante sia nei confronti dell’utenza che della regione stessa, con imponenti danni per l’economia sarda e per l’intera comunità isolana;
– considerato che per la nostra città gli sviluppi pratici della vicenda possono determinare conseguenze dagli esiti gravi se non catastrofici;
INTERROGANO la S.V. per sapere:
– come intende coinvolgere sul tema il consiglio comunale di Olbia;
– quali passi intende fare per impedire che detto paventato monopolio abbia a concretizzarsi, con tutte le gravi conseguenze prevedibili una volta messa nelle mani di un unico soggetto la proprietà delle flotte navali operanti sulle rotte sarde.