Si è svolto l’incontro tra le segreterie nazionali e territoriali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, il coordinamento RSU e i rappresentanti dell’azienda Sittel, che in Sardegna ha in appalto da Tim e Open Fiber la gestione della rete di accesso a Internet. “La situazione è drammatica” denuncia Cgil Gallura.
Ai lavoratori (una trentina a Olbia) deve essere ancora corrisposto il pagamento di 11/12 delle mensilità di novembre e dicembre 2020, il 30% della mensilità di aprile 2021 e l’intero stipendio di maggio e giugno. Da settimane, in Sardegna e in altre parti d’Italia, la maggior parte delle maestranze è ferma per assenza di manutenzione e carburante per i mezzi.
Durante l’incontro, Sittel ha informato la delegazione sindacale di aver ricevuto una manifestazione di interesse non vincolante per un fitto di ramo d’azienda da parte del gruppo Tim, sostenendo che nei prossimi 15 giorni si punta a definire forme e modalità per la concretizzazione dell’operazione societaria.
“Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil – spiega la Cgil Gallura in un comunicato – considerano positiva per i lavoratori l’ipotesi di un cambio societario che superi l’attuale gestione fallimentare di Sittel, ma esprimono perplessità sui tempi e sulle modalità di realizzazione dell’operazione annunciata.
Le organizzazioni sindacali continueranno a sollecitare le committenze (Tim e Open Fiber) per far pagare i salari dei lavoratori di Sittel”.
“La nostra priorità è quella di far recuperare ai lavoratori le spettanze nel minor tempo possibile – spiega Anna Mannoni, segretaria regionale Slc Cgil e coordinatrice territoriale Sassari-Olbia -. Non possiamo aspettare altri 15 giorni per vedere definito l’accordo societario, non è sostenibile per i lavoratori e le loro famiglie. Tim dia subito un segnale”.