Nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Firenze sulle Grandi Opere nella quale è entrato anche il Terminal Crociere del Porto di Olbia, i Carabinieri del Ros si sono recati questa mattina negli uffici dell’Autorità Portuale dell’isola Bianca. Figura centrale dell’inchiesta olbiese è l’ing. Stefano Perotti della società SPM. Tra gli indagati compaiono i nomi di Fedele Sanciu, commissario pro tempore della Port Authority e Bastiano Deledda, responsabile del procedimento della gara per la realizzazione dell’opera.
Da quanto è emerso, l’ex senatore Sanciu funzionalmente competente per l’adozione del bando di gara del nuovo Terminal Crociere di intesa con il funzionario dell’Autorità Portuale, Bastiano Deledda, responsabile unico del procedimento inerente lavori da eseguirsi nel porto di Olbia, avrebbero, secondo l’accusa, turbato il procedimento amministrativo diretto a stabilire il contenuto del bando di gara, comprese progettazione e direzione dei lavori, in modo di favorire l’assegnazione dell’incarico a Stefano Perotti e a Giorgio Mor e alle società ad essi riconducibili.
Il procuratore Creazzo ha escluso la presenza di politici indagati. La complessa indagine, in cui è citato più volte il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, è partita dal nodo fiorentino dell’Alta velocità, ma nel mirino ci sono le Grandi opere, compresa l’Expo. Sono scattate le manette per Ercole Incalza, lo storico manager che ha attraversato tutti i governi dal 2001 a oggi, salvo la cacciata da parte di Di Pietro nel 1996. Quattro arresti, fra cui il presidente di Centostazioni (gruppo Fs). 51 gli indagati.