TEMPIO PAUSANIA. Nell’incantevole cornice del chiostro dei padri Scolopi Piergiorgio Pulixi ha presentato il suo ultimo libro “Per un’ora d’amore”. A introdurre la vicenda letteraria due appassionate lettrici, Silvia Orecchioni e Domenica Azzena.
L’opera racconta la storia di una ragazza di origine sarda che viene assasinata. Il padre, Italo Seu, chiamato per mettere a posto le dolorose incombenze burocratiche, giunge in una Milano dove, come sottolinea lo stesso Pulixi, “il cannibalismo sociale” non bada troppo ai rapporti umani, e si contrappone a Dolianova, paese d’origine della vittima, dove al contrario la socialità è scritta nel dna dei suoi abitanti.
Lo scrittore tratta il tema del femminicidio in modo molto lucido e spiega che per combatterlo è necessario conoscere il nemico e contrastare dai primi segnali tutti quei comportamenti che anticipano un climax di violenze che portano a un delitto. Pulixi ha parlato anche delle cosiddette “vittime secondarie”, quelle che vivono il dolore per la privazione della persona amata, dagli orfani ai genitori, dalle sorelle ai fratelli. Il titolo del libro, ispirato alla canzone dei Mattia Bazar, suscita riflessioni importanti, come spiega l’autore: per un’ora d’amore l’essere umano cosa è disposto a fare? E soprattutto, è propenso a compiere il bene o anche il male?