TEMPIO PAUSANIA. Durante l’annuncio del nuovo vescovo della diocesi di Temoio-Ampurias, mons. Sebastiano Sanguinetti ha letto il messaggio inviato da padre Fornaciari:
Messaggio alla Chiesa di Dio che è in Tempio-Ampurias
Cari fedeli e amici della diocesi di Tempio-Ampurias a cui papa Francesco mi invia come vescovo a pascere il gregge di Dio
Con timore e trepidazione ho accolto la nomina di papa Francesco a vescovo della vostra e, ora, nostra diocesi.
Non vi conosco e voi non mi conoscete. Ci accomuna lo stupore per questo incontro inedito e inaspettato. Lasciamoci sorprendere da Dio! Apriamoci alla sua voce che chiama, me e voi, a camminare insieme. E la sua chiamata non può che essere fonte di gioia! Per questo desidero esprimere la mia attesa di potervi incontrare.
Nel momento in cui la mia vita si lega alla vostra, mentre la mia vicenda umana e cristiana si coinvolge nella vicenda terrena di questa Chiesa veneranda, mi presento a voi dicendo, come Giuseppe nello stupendo racconto biblico: “Sono il vostro fratello!”
(Gen 45,4).
Ego vobis, vos mihi. Penso di poter profittare del motto della mia congregazione monastica, che si riferisce al rapporto di Dio con il suo popolo e, dunque, con la comunità monastica, applicandolo al rapporto del vescovo con i fedeli.
Innanzitutto, ego vobis, vos mihi, lo rivolgo a tutto il popolo di Dio della Chiesa che è in Tempio-Ampurias, mi sento unito a te e ti sento unito a me, con i tanti volti, storie, percorsi che ti compongono.
Ego vobis, vos mihi, lo dico a tutti voi presbiteri, in attesa di conoscerci, «saggi cooperatori» (LG, 28), senza i quali non potrei far nulla nel servizio a questo popolo di Dio. Lo dico al collegio dei diaconi immagini di Cristo servo, ai seminaristi, alle religiose e ai religiosi, ai consacrati tutti.
A tutti gli operatori pastorali e ai volontari della carità il mio saluto cordiale e il mio ringraziamento per il generoso impegno a servizio del Regno.
Saluto con affetto le famiglie, come le persone che sono sole, i giovani e coloro che sono impegnati nel mondo del lavoro.
Ego vobis, vos mihi, ai malati e ai più poveri a cui rivolgo un particolare pensiero.
Ci conosceremo e potremo scoprire di essere tutti insieme il popolo di Dio in cammino. Ci guidi nella navigazione la stella polare della Parola di Dio, il faro che è il Concilio Vaticano II, il sestante che possiamo ritrovare nella esperienza del cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia.
Ego vobis, vos mihi. Lascio una comunità monastica alla quale sono immensamente legato e una chiesa locale a cui sono affezionato. La Comunità monastica di Camaldoli che mi ha accolto con grande disponibilità 36 anni fa e mi ha insegnato con pazienza a essere servo di Dio, monaco, ricercatore dell’Assoluto. Le sono grato e porto nel mio cuore una memoria incancellabile dei volti, delle persone.
Dom Roberto Fornaciari è nato a Reggio Emilia il 23 dicembre 1963. Entra nella Congregazione Camaldolese dell’Ordine di San Benedetto ed emette la sua prima professione monastica il 7 ottobre 1989. Lo stesso anno consegue il baccalaureato in Teologia presso lo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia.
Nel 1992 ottiene la licenza in Teologia Dogmatica e nel 1994 la licenza in Storia Ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana. È ordinato presbitero il 25 aprile 2001 presso il Monastero di San Gregorio al Celio a Roma dal Cardinale Achille Silvestrini.
Nel 2007 consegue il dottorato in Storia Ecclesiastica presso la Pontificia Università Gregoriana. È stato docente di storia del monachesimo dal 2003 al 2007 presso l’Istituto di Teologia della Vita Consacrata Claretianum”. Dal 2008 al 2022 ha insegnato di storia del monachesimo e della vita consacrata e di Ecumenismo presso lITVC “B. Gregorio X”, della Diocesi di Arezzo- Cortona-S. Sepolcro.
Dal 2014 vicario per la Vita Consacrata nella Diocesi di Arezzo-Cortona-S. Sepolcro. È anche consultore storico della Congregazione delle Cause dei Santi. Ha ricoperto diversi incarichi all’interno della propria congregazione come quella di economo e di vice-priore e, attualmente, è il Superiore della comunità del monastero di Camaldoli. Nella Diocesi di Arezzo, oltre ad essere vicario per la Vita consacrata, è membro del Consiglio episcopale, del Collegio dei consultori e del Consiglio presbiterale.