Buonasera direttore. Ti scrivo in merito agli espropri che l’attuale amministrazione Comunale sta portando avanti al fine di realizzare lo scellerato quanto obsoleto (a dire di diversi esperti del settore) piano vasche di laminazione. Dire di essere indignata e molto preoccupata, per quello che sta per mettere in atto questa amministrazione ai danni della città e dell’agro di Olbia, è molto riduttivo. Mi riferisco ovviamente alle tonnellate di menzogne che questi sedicenti “amministratori” da tempo stanno divulgando e supportando ai fini di attuare lo scellerato piano Mancini.
L’incompetenza e l’approssimazione regna sovrana, dallo studio del territorio alla predisposizione del piano, dalle informazioni pre piano Mancini alle comunicazioni relative all’elenco degli espropri. Quest’ultime in particolare, tredici pagine fitte di nominativi e di mappali di terreni e fabbricati, senza specificare la metratura interessata all’esproprio. Per non parlare delle falsità o bugie che dir si voglia che ci stanno raccontando!
“Non verranno abbattute abitazioni”, questa è l’affermazione del dott Carlo Careddu! Ma se il PAI prevede una distanza minima di 10 mt dal canale, come fanno a dire che non verrà toccata nessuna abitazione!!! Per non parlare del danno arrecato alla piana agricola di Olbia, la modifica del microclima, con aziende agricole ed agroturistiche che avranno danni ingenti per l’ottusità e l’incompetenza di questa “amministrazione”. Ho seguito diverse volte le riunioni del comitato che ha cercato di bloccare questo malsano piano Mancini, ma nessuno degli attuali amministratori ha mai partecipato anche solo per sentire una diversa campana.
Sono certa che anche questa, come altre “perle” dell’amministrazione Giovannelli (gestione pre e post alluvione, piste ciclabili taglia gola, parcheggi inutili di via D’Annunzio, distruzione eucalipti di via Galvani, programmazione approssimativa della differenziata etc. etc), sarà un insuccesso che porterà ulteriori problemi e disservizi alla nostra cittadina.
Un ultima cosa, non meno importante per me, la mia famiglia è direttamente interessata in quanto in Via Santa Mariedda 46 è situata una azienda agricola, a me intestata, con allevamento di diversi animali, inoltre ha anche sede il nostro bed and breakfast nato da una lunga e dispendiosa ristrutturazione di un antico stazzo dei primi dell’ottocento.
Questa ristrutturazione ha compreso anche il ripristino, non poco dispendioso, dell’unica strada di accesso allo stazzo. In ultimo, ma più importante degli altri punti, nello stazzo è residente mia madre e mia zia, che ha grossi problemi di deambulazione e ha una invalidità al 100%. Infatti nelle osservazioni da noi già presentate (ovviamente bocciate) abbiamo chiesto quale fosse la soluzione prospettata per la nostra famiglia per l’accesso alla proprietà. Preciso che con la realizzazione della vasca verranno sommersi ben 250 metri di strada, che rappresenta l’unico ingresso alla proprietà. Chiaramente non ci è stata data ancora alcuna proposta di soluzione al problema.
Concludo affermando che sono pienamente d’accordo nel mettere in sicurezza la città, ma voglio avere delle risposte alle mie domande! Ci daranno la possibilità di avere un altro AGEVOLE ingresso? Terranno conto della presenza di un disabile? Poiché non mi fido assolutamente di questa gente, approfitto di Olbianova per portare a conoscenza la reale situazione in cui ci troviamo, nella speranza che ci sia una tutela anche nei confronti di chi ha sempre rispettato e valorizzato parte dell’agro di Olbia.
Tiziana Deiana