“Apprendo con stupore l’intervento del Consigliere Li Gioi in merito allo stagno di Porto Taverna. Capisco la continua e ossessiva ricerca di visibilità attraverso comunicati stampa e interrogazioni fini a se stesse, ma non capisco il mancato approfondimento a tematiche cosi importanti e delicate di un ecosistema che da sempre è stato fragile come lo stagno di Porto Taverna. Men che meno se questi avvengono per il semplice fatto che qualche suo elettore gli abbia tirato la giacchetta”.
Così il sindaco di Loiri Porto San Paolo, Francesco Lai, che bacchetta il consigliere del M5S reo di aver lanciato l’allarme sulle condizioni dello stagno di Porto Taverna. “Allarme infondato – replica Lai – che rischia di ottenere esclusivamente l’effetto nefasto di un messaggio negativo per il nostro territorio. Se si fosse documentato o avesse approfondito con gli amministratori locali la tematica, si sarebbe reso conto che, con l’intervento da lui auspicato, si comprometterebbe in maniera irreversibile il naturale ecosistema spiaggia/stagno”.
Secondo il sindaco Lai “l’imboccaggio è chiuso naturalmente a seguito delle mareggiate invernali e, lo stagno, come ogni anno, soffre nel periodo di maggiore siccità per il mancato afflusso dell’acqua dolce dai rigagnoli che lo alimentano. Se l’Onorevole fosse stato attento e realmente interessato alle dinamiche locali, si sarebbe reso conto che grazie al Progetto “Porto Taverna a impatto zero” dell’Area Marina Protetta, lo scorso anno si sia posizionato un ponticello amovibile nell’imboccaggio con un sistema di filtrazione della acque in uscita.
Sistema, che proprio per la sua amovibilità, tiene conto del naturale periodo di apertura e chiusura dello stagno, senza alterare il naturale fenomeno che è deciso dalla natura. Quest’anno non è stato necessario perché lo stagno si è naturalmente chiuso durante la stagione primaverile.
In chiusura il primo cittadino si chiede: “La domanda ora è: il consigliere Li Gioi si prende la responsabilità di alterare lo stato naturale dell’ecosistema presente, con un intervento umano alle porte di agosto, per togliere quello che la natura ha portato? Quale studio scientifico ha condotto per addivenire alla soluzione prospettata?
Capisco – conclude Lai – che sia molto più facile confezionare un comunicato stampa piuttosto che approfondire temi come questo, ma invito il Consigliere Li Gioi a studiare e a confrontarsi con chi questo problema lo affronta da decenni, senza creare allarmismi che rischierebbero di creare un danno irreparabile all’ecosistema, al territorio e ai cittadini che lo vivono e lo frequentano tutto l’anno”.