Senatrice che va (Taverna, 5 Stelle), deputato che viene (Nizzi, FI). Nel giro di una settimana la discarica consortile di Spiritu Santu accoglie la pentastellata che, sciarpa ben premuta tra naso e bocca, parla di chiusura del sito mentre il forzista ribatte senza mezzi termini che la serrata o lo spostamento sono sciocchezze in quanto irrealizzabili. Così Settimo Nizzi convoca i giornalisti e difende l’operato dei tecnici del Consorzio malgrado ogni tanto confonda i suoi ruoli tra quello di parlamentare e quello di presidente del Cipnes benché in attesa del pronunciamento del Tar.
L’argomento della discarica, in effetti, il presidente sub judice, lo conosce bene e seguendo una scaletta a punti elenca i numeri e chiude con la sua ricetta per migliorare il rapporto tra discarica e i vicini di casa di Murta Maria
“Tanto per cominciare – dice Nizzi – qui non si è registrato nessun aumento di casi di tumore fra gli oltre cento dipendenti della discarica. Invece mi preme sottolineare che la discarica comunale chiusa da anni (quella collocata nella parte superiore dell lotto destinato al Cipnes, ndr) è abbandonata e in pratica vengono meno le procedure per portare la stessa a conclusione del ciclo di dismissione, malgrado siano disponibili fondi regionali spalmabili in 30 anni, come prevede la legge. Ebbene il Cipnes si era offerto di gestirla ma fino ad ora il Comune non ha dato risposte. Noi vorremmo che il Comune si desse una mossa e la smettesse una volta per tutte di decidere di non decidere”.
Nizzi sostiene che il Consorzio si è offerto anche di trattare in loco il percolato che cola dalla vecchia discarica comunale. “Niente da fare neanche su questo fronte e il percolato va ignoro con gli operai costretti ad andare e venire con i camion da qui al depuratore della zona industriale. Sono atteggiamenti che non riesco capire. Non c’è nessuna logica nell’atteggiamento del Comune”.
Nizzi difende a spada tratta il Consorzio. “Il sito – rimarca – è continuamente sotto controllo e ha tutte le autorizzazioni in regola. Tutto quello che si fa qui è sottoposto a rigidi controlli. Occorre sottolineare che in discarica non arrivano materiali pericolosi ma solo rifiuti urbani. Certo le cose si possono migliorare ma la discarica non può essere chiusa e di spostarla non se ne parla neanche.
“Sei anni fa – continua il deputato – si smaltivano 130 mila tonnellate l’anno. Oggi se ne conferiscono 80 mila malgrado sia aumentata la popolazione” Il motivo è semplice. Secondo Nizzi siamo diventati tutti più attenti e la raccolta differenziata la definisce “una conquista, anche se si può discutere sul come viene messa in pratica”.
Il forzista aggiunge che il Cipnes “ha ottenuto finanziamenti regionali per la produzione del Compost di qualità per circa 900 mila euro mentre un altro impianto vicino (Tempio, ndr) ha ottenuto ben 10 milioni! Un’altra disparità di trattamento da parte di Cagliari che non tiene conto dei numeri della popolazione residente”
Per migliorare la qualità della vita agli abitanti della frazione di Murta Maria ecco la sua strategia: “La copertura di tutti i 12 ettari del sito, in parte già fatta con tanto di impianto fotovoltaico, e poi la realizzazione di un sistema di bio trattamento per ottenere metano. Ultimo progetto: la chiusura ermetica della zona destinata all’umido”
In chiusura, il deputato non resiste alla tentazione di levarsi un sassolino dalla scarpa e dice: “Per norma le discariche non possono sorgere a meno di 1 km dalle case. Qui invece, dopo la nascita della discarica, sono state realizzate, con tanto di concessioni comunali per zona agricole, appartamenti a 280 e 300 metri dal sito. E’ chiaro che sono le persone che abitano qui vicino a sentire più degli altri i cattivi odori, e magari sono le persone più arrabbiate ma non gliel’ha ordinato il medico a farsi la casa vicino alla discarica che c’era già. In ogni caso i cittadini di Murta Maria possono stare tranquilli: i cattivi odori finiranno”.