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Primo giornale online di Olbia

Spettacolo. Dance World Cup abbandona Olbia. A rischio anche la Vetrina di Danza

9 Gennaio 2015 ore 20:30 di Mauro Orrù   



Alla fine ha ceduto. Mavi Careddu, direttore artistico delle qualificazioni nazionali della Coppa del Mondo di Danza che da 6 anni si svolgono a Olbia, pianta baracca e burattini e se ne va a Roma con tutta l’organizzazione al seguito. “Ho fatto di tutto per tenerla in città – dice Careddu – ma i sacrifici sono diventati insostenibili”. Il coreografo, dopo anni di promesse a vuoto da parte dell’Amministrazione comunale, questa volta alza il tiro e non se ne va in silenzio. Al contrario Mavi Careddu convoca i giornalisti e non solo: invita anche un rappresentante del Comune per testimoniare l’evidente mancanza di sostegno alla manifestazione.

Gesuino Achenza, assessore dello spettacolo e dello sport, non si tira indietro. Lui che non ha nessuna pagina Facebook da utilizzare a difesa del proprio operato davanti ai propri fans, partecipa con dignità e coraggio all’incontro mettendoci la faccia. Ammette l’impossibilità di mantenere la competizione internazionale anche per via di tante norme legali restrittive e spera di riportarla in città il prossimo anno. Intanto, visti i chiari di luna, anche la 16a edizione della Vetrina Coreografica città di Olbia prevista il prossimo luglio, rischia di cambiare sede e, ovviamente, intestazione!

Careddu per evitare fraintendimenti scrive un comunicato che riassume meglio di ogni altro commento la situazione generale in cui versano sistematicamente organizzatori di manifestazioni ed eventi. “Non per alimentare sterili polemiche – dichiara – ma per pregarli di mantenere una forte sensibilità nei confronti del lavoro fatto dall’Associazione in questi anni, che ha portato silenziosamente risultati tangibili non solo alla cultura ma all’economia locale. Risultati ampiamente riconosciuti dalle realtà economiche del nostro tessuto sociale, come gli albergatori, e spesso maggiori di blasonatissime manifestazioni dai nomi roboanti legate ai motori o a manifestazioni episodiche senza passato e, spesso, purtroppo, senza futuro”

Domenica 11 Gennaio, dunque, si svolgeranno a Roma e non a Olbia, presso il Teatro Greco e non al Geovillage, le qualificazioni italiane per la Coppa del Mondo di Danza. La finale si terrà dal 28 giugno a 4 luglio 2015 a Bucarest.

“La Dance World Cup Competition – spiega Mavi Careddu – è un concorso nato in Germania nel 1983. Tra le nazioni partecipanti annovera Francia, Inghilterra, Spagna, Grecia, Svizzera, Austria, Polonia, Danimarca, Estonia, la Russia, la Cina, la Moldavia, L’Ucraina, Israele, Nigeria, Messico, Canada, Australia, Lettonia, Giappone e Uzbekistan”.

Tra qualificazioni e finale mondiale, in questi sei anni la Dance World Cup ha portato in Città oltre 10.000 presenze provenienti da tutto il mondo: “Reali e certificabili – assicura Careddu -, Canada, Filippine, Stati Uniti, Sud Africa, Giappone, Australia, Russia alla Polonia, Svizzera, Portogallo, Inghilterra, Romania, Grecia, Germania) rivelandosi un’occasione straordinaria per favorire esperienze di turismo in un periodo di bassissima stagione, a tutto favore di quella destagionalizzazione di cui tanto si parla”
In mancanza di un teatro o di uno spazio polivalente, Careddu evidenzia la necessità di un impegno economico notevole per affrontare il noleggio della struttura, del palcoscenico, del service audio e luci, del palco, dei fondali, delle quinte, del backstage e tutto quello che necessità agli allestimenti di volta in volta

“Ma non meno gravosi – incalza il coreografo – sono gli sforzi necessari ad orientarsi nella giungla di permessi, collaudi e richieste di ogni genere, tutte a carico a carico dell’organizzazione, alcune delle quali (quelle sull’impatto acustico ad esempio) non richieste in altri comuni. La somma di tutto questo ha portato l’Associazione, purtroppo, a considerare la soluzione che oggi annunciamo. Dunque per quest’anno la macchina organizzativa del Dance World Cup si trasferirà nella capitale, dove un grande teatro ha fatto ponti d’oro per accogliere l’evento”

Mavi Careddu ha anche fatto un accenno alla sua “seconda creatura”: “Il prossimo Luglio è prevista la XVI edizione della Vetrina coreografica di danza città di Olbia. Per una settimana arriveranno centinaia di danzatori provenienti dall’Italia accompagnati dai più grandi maestri e coreografi del panorama internazionale. Come ogni anno gli allievi ci contenderanno le borse di studio messe in palio da prestigiose accademie internazionali: Milano, Roma, Parigi e New York. La manifestazione – conclude il direttore artistico – deve considerarsi un vero patrimonio culturale per Olbia e per la Sardegna, visto che porta alla ribalta il nome della città e dell’Isola, in Italia e all’estero. Ebbene, anche la Vetrina Coreografica richiede grossi sforzi organizzativi ed economici e ci auguriamo davvero che non debba scomparire o, peggio, non debba cambiare titolo per diventare Vetrina coreografica di danza di un’altra città. Noi crediamo che vi debba essere spazio per tutti ma ci auguriamo anche che la serietà, la costanza, la professionalità e l’impegno trovino il giusto riconoscimento e che quindi gli Amministratori possano aiutarci a mantenere nel territorio la Vetrina e magari dal prossimo anno a riportare a casa la Dance World Cup”.

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