OLBIA. Si smobilita e si torna a lavorare nei campi. E come un segno del destino arriva una pioggia benefica a mettere fine alla protesta dei trattori che andava avanti nel presidio del porto di Olbia dal 14 febbraio scorso.
La protesta, che gli stessi operatori chiamano “momento di comunicazione”, si sospende in concomitanza delle elezioni regionali e si tirano le somme. L’allevatore Giambattista Pruneddu si dice soddisfatto di come la città ha accolto i trattori per le strade:
“Siamo più che soddisfatti – dichiara Pruneddu -. Prima di tutto per la visibilità e l’accoglienza che ci ha riservato la città e poi per i primi passi che sono stati fatti per la soluzione dei problemi relativi ai pagamenti da parte di Argea e l’apertura di un tavolo a Roma convocato dal ministro Tajani”.
Anche Francesco Geromino, allevatore, è sulla stessa lunghezza d’onda: “Ci fermiamo solo per dare tempo al nuovo governo regionale di insediarsi e poi, chiunque sia al potere, ci deve ascoltare perché i problemi sono molti e di difficile soluzione”.
“Attendiamo il nuovo governo in Regione e il tempo necessario per il ministro Tajani per la convocazione a Roma – sostiene l’allevatore Marco Asara -. Siamo fiduciosi che la nostra comunicazione sia arrivata dove doveva arrivare. Si tratta di un primo risultato molto importante ma, ovviamente, continuiamo a vigilare pronti a ritornare nei presidi anche in maniera dinamica”.