Come spesso succede quando la pazienza e la sopportazione supera ogni limite sarà uno a pagare per tutti. E così un 40 enne locale sorpreso a urinare nel vicolo di via Delle Terme, appena finito di liberarsi, è stato fermato da una pattuglia dei Carabinieri del nucleo radiomobile di Olbia. Tra l’incredulità e la progressiva presa di coscienza, si è visto consegnare un verbale di 5 mila euro. Se pagherà entro dieci giorni la sanzione sarà ridotta di 1.700 euro. Netto da pagare, un vero salasso: 3.300 euro!
Per quanto assurdo possa sembrare la legge parla chiaro. Dopo la depenalizzazione (in passato si rischiava il processo per atti contrari alla pubblica decenza) il trattamento per chi viene sorpreso a svuotare la vescica in strada, o peggio, come in questo caso, a «innaffiare» il muro di un’abitazione, è durissimo e non lascia scampo.
Nello specifico, però, occorre dire che l’inquilino, nonché proprietario del cosiddetto «casermone» di via Delle Terme a pochi passi dal salotto cittadino di Corso Umberto, aveva segnalato decine di volte la pessima abitudine che spesso portava sotto la sua finestra intere batterie di urinatori.
«I vicoli – ha scritto in una lettera protocollata al Comune di Olbia e indirizzata all’attenzione di sindaco e vice sindaco – sono diventati l’orinatoio dell’interno centro storico»
Una situazione, che mette in pericolo «la nostra salute e quella dei nostri tre figli minori, e anche degli altri abitanti della zona. Questa nuova razza di maleducati agisce anche a gruppi, disturbando e spaventando noi che viviamo nella parte retrostante. Gli ‘utenti’ che usano il vicolo in una sola serata non sono meno di un centinaio. In parte abbiamo risolto sostituendo i vetri normali delle finestre con ventri antirumore ma resta il fatto che non possiamo aprirle per via dell’odore nauseabondo che avvolge l’intero vicolo e la strada adiacente»
Eppure l’inquilino di uno degli appartamenti del «casermone» ha fatto di tutto per arginare il problema ripulendo la zona costantemente e illuminandola, spesso affrontando personalmente i «piscioni seriali» ma la situazione non è cambiata. Anzi è persino peggiorata visto che quel budello di strada nascosto da sguardi indiscreti è diventato anche crocevia di spaccio di stupefacenti: «Quotidianamente – si legge nella segnalazione inviata al Comune – sono costretto a raccogliere personalmente siringhe, fazzoletti e altro».
Insomma una terra di nessuno, soprattutto la notte, che con la ZTL dà l’errata sensazione di potersi muovere a proprio piacimento e impunemente. La sanzione di 5 mila euro sarà un deterrente? «Io sono disposto a fare qualunque cosa – aggiunge al telefono il proprietario dell’immobile – ma non posso piazzare un cancello in una strada pubblica. Per questo confido nell’intervento dell’amministrazione. E’ una questione di decenza».