E’ emergenza siccità in Sardegna, soprattutto nel Nord, dove si riscontrano criticità importanti che possono dare luogo, se non ci saranno precipitazioni, al razionamento dell’acqua prima nelle campagne e poi nelle case. Ad oggi ci sono scorte per 450 milioni di metri cubi, circa un anno, e Abbanoa dichiara un fabbisogno 2015 di 240 milioni di metri cubi per le reti cittadine. I problemi maggiori si riscontrano nella piana tra Chilivani e Ozieri dove si rischia di non poter più irrigare i campi. In Gallura, nel Liscia, il rapporto è pari allo 0,96 con scorte pari a un anno in una sorta di pareggio tra volume disponibile e fabbisogno medio annuo e questo dato non consente programmazione.
Nel bacino dell’alto Coghinas il rapporto tra volume idrico invasato e fabbisogno medio annuo è di 1,82 rispetto al valore di equilibrio che si attesta su 1 (negli invasi ci sono 14,5 mln mc su 37,7 mln di capacità). Altre situazioni critiche si registrano nel sistema della Nurra, Temo-Cuga, con un rapporto di 1,40 (su una capacità di 15mln di metri cubi sono solo 8 mln quelli invasati)
“La Regione oggi ha ufficializzato una situazione emergenziale – ha detto l’assessore Maninchedda – e ora seguiranno i tavoli bilaterali per definire la disciplina di utilizzo della risorse che tenga conto dei fabbisogni di imprese e cittadini anche attraverso il riutilizzo dei reflui o interventi di interconnessioni. In Finanziaria abbiamo previsto un intervento infrastrutturale di pianificazione che dia una soluzione definitiva ai problemi di deficit di programmazione. Attualmente però siamo preoccupati degli aumenti dei costi per Abbanoa e valuteremo di reperire ulteriori risorse per sostenere questo sforzo”.