Lo yacht di 35 metri “Siempre”, battente bandiera maltese, andato distrutto nell’incendio della scorsa notte mentre si trovava ormeggiato al porto turistico di Olbiamare è semi affondato. L’imbarcazione si è adagiata su un fianco, probabilmente a causa della grande quantità d’acqua utilizzata per domare le fiamme. Ecco com’era prima del rogo:
Al momento dell’incendio c’erano quattro persone d’equipaggio a bordo. Due di nazionalità inglese, un irlandese e uno spagnolo. Gli altri membri (una decina in tutto) non erano in servizio. I quattro si sono messi in salvo prima che le fiamme avvolgessero completamente l’imbarcazione.
Sulle cause la Guardia Costiera, sotto la guida del direttore marittimo Giovanni Canu, ha aperto un’inchiesta ma occorrerà attendere che la ditta Pin di Olbia, incaricata delle operazioni di recupero e salvaguardia ambientale, la rimetta in posizione di normale assetto. Lo scafo in metallo, infatti, almeno apparentemente, non sembra aver subito danni.
Da questa mattina gli operatori stanno rimuovendo il materiale contenuto all’interno delle panne assorbenti galleggianti che consentono di circoscrivere il versamento di liquidi inquinanti.
Tra le prime ipotesi, tutte da verificare alla luce di una eventuale ispezione a bordo, sempre che le condizioni dello yacht lo permettano, non si esclude che le fiamme possano essere partite dell’impianto elettrico di una moto d’acqua che si trovava a poppa.
Domani, intanto, arriveranno a Olbia gli ispettori della sicurezza in mare provenienti da Malta per tentare di fare luce sulle reali cause che hanno distrutto l’imbarcazione.
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