OLBIA. Una riunione iniziata la mattina e protrattasi fino al pomeriggio in cui si è ampiamente discusso di dimensionamento scolastico e dalla quale è emersa la necessità di costituire un tavolo tecnico per trovare le migliori soluzioni.
Un incontro che si svolge annualmente ma che quest’anno, con le nuove linee guida del Governo Meloni sui tagli delle autonomie scolastiche (dirigenze e segreterie degli istituti), è stato definito dagli addetti ai lavori come tra i più complicati di sempre.
Il sub commissario della Provincia di Sassari Pietro Carzedda ha incontrato al museo archeologico sindaci e rappresentanti dei territori della Gallura, dirigenti scolastici e sindacati per fare il punto sulla scuola gallurese del futuro. Ha partecipato anche la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale per la provincia di Sassari Anna Maria Massenti.
In buona sostanza il dimensionamento scolastico del Governo non prevede la chiusura dei PES (Punti di erogazione dei servizi), ovvero le scuole, bensì punta a tagliare dirigenti e segreterie e precisamente, per quanto riguarda la provincia di Sassari, 9 autonomie che andranno accorpate alle scuole più grandi. La misura riguarda le scuole sotto i 400 alunni dove comunque non è presente un dirigente ma una reggenza.
“Il tavolo di lavoro si riunirà nei prossimi giorni – afferma Carzedda – per valutare una situazione che porti al minor taglio possibile delle autonomie. Lo scenario peggiore per la Gallura è quello di tre autonomie scolastiche che vogliamo scongiurare. Dobbiamo però fare i conti con i numeri e pertanto serve una dettagliata valutazione tecnica complessiva da portare al tavolo di Sassari.
È stata poi istituita la nuova provincia del Nord Est e occorrerà capire gli effetti del dimensionamento scolastico sulla nuova provincia”.
Dall’incontro sono emerse numerose perplessità come ad esempio la possibilità di spostamento delle segreterie. “Siamo chiamati ad applicare il piano ma nessuno vuole che si perdano posti di lavoro – spiega la vicesindaca di Olbia Sabrina Serra, presente all’incontro —. Cercheremo di capire qual è la strada da percorrere per avere in ogni scuola almeno un servizio di segreteria aperta.
Tanti Comuni che sulla carta perderebbero l’autonomia, poi, sono territori nei quali si sta registrando un incremento della popolazione. Pensiamo ad esempio a Monti, Loiri e Golfo Aranci. Riteniamo che si debba ragionare dunque, anche sul tasso di crescita di quei luoghi. Naturalmente chiederemo un intervento all’assessore Biancareddu per decidere insieme i margini di manovra. Miriamo alla soluzione che faccia meno male a tutti”.
Secondo la dirigente del liceo classico Antonio Gramsci di Olbia, Salvatorica Scuderi, “Oggi è stato fatto un primo passo. Ognuno ha dato il proprio contributo secondo la sua ottica. Si parla di accorpare scuole sotto i 400 alunni e i dati sono facilmente reperibili ma l’accorpamento non è semplice né automatico. Questa situazione non è una realtà nuova. Nei grandi centri esiste già e anche a Olbia. Pensiamo ad esempio alla scuola media Ettore Pais e alla succursale di via Veronese. La direzione è unica. È chiaro, però, che se pensiamo ad edifici molto distanti la gestione diventa difficoltosa. Devono essere fatte scelte importanti e non a cuor leggero. Il tavolo servirà a questo”.