Un caso di confusione post mortem tra un settantenne, abituato ai campi e alle scarpe da lavoro, e un giovane sconosciuto destinato a un addio più informale
L’episodio, verificatosi nella camera mortuaria dell’ospedale Santissima Annunziata, ha lasciato interdetti i parenti del 70enne, giunti per l’estremo saluto e ritrovatisi di fronte a un congiunto vestito come mai lo avevano visto in vita: giubbotto chiodato con borchie, camicia chiara, jeans e scarpe da tennis, calzature mai indossate nemmeno per una passeggiata.
La gaffe, attribuita a un’agenzia funebre esterna, ha visto i due defunti scambiarsi non solo le identità, ma anche le intenzioni sartoriali delle rispettive famiglie: al più anziano è toccata un’uscita da rockstar in erba, al più giovane una mise da gentiluomo d’altri tempi: giacca in velluto e gambali.
L’errore è stato prontamente corretto, ma la scena, oltre a sollevare sorpresa e perplessità tra i parenti di ambo le parti, ha scioccato i presenti che hanno disposto l’immediato scambio d’abito. Nel giro di pochi minuti ogni cosa è tornata al suo posto, giusto in tempo per le condoglianze.
































