SASSARI. Si è svolto oggi il processo in Corte d’Assise a Davide Iannelli, accusato di aver ucciso Tony Cozzolino. Sono stati sentiti i primi cinque testimoni, i poliziotti intervenuti la mattina dell’11 marzo 2022 quando il 49enne fu dato alle fiamme da Iannelli dopo che gli aveva lanciato addosso una bottiglia di benzina.
In aula è stata ripercorsa la vicenda a partire dalla chiamata al 113, con cui veniva segnalata alle forze dell’Ordine la presenza di una torcia umana in via Petta, fino ai minuti successivi con la confessione di Iannelli la mattina stessa.
Oggi in Corte d’Assise è stato proiettato un filmato del fatto avvenuto oltre un anno fa. Dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza si vede una macchina fermarsi da cui scende Iannelli. Subito dopo il passaggio di Cozzolino. Tra i due vicini di casa c’è un breve scambio al termine del quale Iannelli lancia del liquido infiammabile.
A quel punto Cozzolino cade a terra, dentro un’aiula, e viene raggiunto da Iannelli che, dopo diversi tentativi, riesce ad appiccare il fuoco. La vittima rotola a terra completamente avvolta dalle fiamme.
Durante la deposizione raccolta nell’immediatezza dei fatti (l’uomo morì in ospedale dieci giorni dopo) Cozzolino era perfettamente cosciente e aveva riconosciuto il poliziotto che gli aveva prestato soccorso.
Presenti questa mattina in aula il pubblico ministero, Daniele Rosa, lo stesso Davide Iannelli e i suoi difensori, e gli avvocati di parte civile Giampaolo Murrighile e Antonio Fois.
L’udienza proseguirà il prossimo 18 luglio. Verranno sentiti altri testimoni trai quali il conducente dell’autobus che provò a salvare la vita a Tony Cozzolino con l’uso dell’estintore.