OLBIA. È una Asl Gallura nuova e lungimirante quella che emerge dalla conferenza stampa di questa mattina nel palazzo della Asl di via Bazzoni Sircana, in cui i vertici della direzione aziendale e l’Olbia Calcio hanno presentato il progetto “Una maglia per il reparto pediatrico dell’Ospedale Giovanni Paolo”.
L’iniziativa della società calcistica che ha coinvolto la Asl Gallura, infatti, si preannuncia come la prima di una lunga serie con la quale la Direzione degli ospedali galluresi intende liberarsi dell’austerità e puntare ad avvicinarsi alla popolazione del territorio. Un primo tassello di un puzzle in cui l’Azienda Sanitaria Locale è in perfetta sinergia con il contesto sociale.
Con il ricavato della vendita delle maglie, disegnate da Eye Sport, è stato possibile acquistare le smart tv che, entro pochi giorni, verranno installate nei reparti di Pediatria di Olbia, Tempio e La Maddalena. Alcune magliette sono state indossate dai giocatori durante la partita Recanatese-Olbia e poi vendute con la formula della “Mistery box” (a sorpresa). Le altre, invece, sono state messe all’asta sulla piattaforma CharityStars.
“Intendiamo superare la forte dicotomia tra ospedale e territorio – ha detto il direttore generale Marcello Acciaro -. Guardiamo a una logica di rete e con questa iniziativa vogliamo iniziare un percorso diverso. Il camice è considerato una divisa e noi puntiamo a un futuro in cui le divise non siano divisive”.
Presenti alla conferenza anche il direttore sanitario della Asl Gallura, Raffaele De Fazio, il direttore del Dipartimento Donne e Minori Giangavino Peppi, il direttore dell’Unità Operativa di Pediatria Angelo Attene, il presidente dell’Olbia Calcio Alessandro Marino, il capitano dell’Olbia Emerson e il direttore commerciale Fluorsid-Icib, sponsor dell’Olbia, Cesare Mercandino.
“La squadra è l’espressione di questa città – ha detto De Fazio -. Quello che vogliamo fare è avvicinare la popolazione dell’Olbia all’ospedale attraverso una collaborazione attiva”. Un primo passo, dunque, che secondo Attente rappresenta l’inizio di un “percorso di umanizzazione che porterà in ospedale un pezzo delle proprie case a tutti i piccoli pazienti che vivono il reparto”.
Un cambiamento importante che, come ha sottolineato Peppi, si vedrà nel tempo. “Per potersi trasformare bisogna avere coraggio – ha dichiarato – e spero che i risultati si vedano presto”. L’iniziativa dunque, getta le basi per rinnovare la Asl e per spianare la strada a nuove collaborazioni tra l’Azienda Sanitaria Locale e le realtà del territorio.
“Noi siamo solo il tramite di un bel progetto – ha detto Mercandino di Fluorsid – e aver portato a casa un risultato concreto e reale è per noi motivo di orgoglio”.
Secondo il presidente dell’Olbia Calcio, grazie a questo progetto è possibile dare concretezza allo spirito della Società. “La mission dell’Olbia Calcio è assolutamente sociale – ha dichiarato -. Sono queste le iniziative che danno tangibilità ai nostri obiettivi. Siamo aperti a instaurare nuove collaborazioni su questa linea”.
“Occorre ringraziare chi ha acquistato le maglie – così Emerson -. È un gesto umano che va oltre le maglie e i soldi. L’Olbia Calcio è sempre a disposizione di iniziative di questo tipo e siamo orgogliosi di aver fatto parte del progetto”.