ARZACHENA. E’ stato un consiglio comunale molto partecipato e dibattuto quello tenutosi ieri ad Arzachena. La massima assise cittadina è stata convocata in forma aperta a seguito della richiesta della minoranza consiliare, per dibattere il tema dei servizi sanitari pubblici territoriali.
Hanno partecipato alla seduta l’assessore alla sanità della Regione Sardegna Carlo Doria, il direttore generale dell’Asl n. 2 Gallura Marcello Acciaro, il direttore sanitario Raffaele De Fazio, il direttore del distretto di Olbia dell’Asl n. 2 Guido Sari, il deputato Dario Giagoni (Lega) e il consigliere regionale Roberto Li Gioi (M5S).
Il consiglio comunale ha permesso di discutere nel dettaglio alcuni aspetti e criticità legati alla sanità territoriale che più volte in questi mesi la minoranza consiliare ha portato all’attenzione della comunità, dei rappresentanti politici e dei vertici dell’Asl.
In apertura il presidente del consiglio Mario Russu ha accolto con soddisfazione la notizia della delibera che approva il progetto di realizzazione della Casa della Salute, un modello assistenziale-organizzativo che permetterà di fornire le cure e la medicina territoriale che gli ospedali non riescono più ad assorbire. Di contro però vengono sottolineate le criticità relative ai servizi medico-specialistici del poliambulatorio, al servizio di guardia medica e alla carenza di pediatri e medici di base.
Molto più pungenti le critiche espresse dai componenti della minoranza consiliare. “Arzachena è il secondo comune della Gallura per abitanti e non deve essere declassato dall’atto aziendale elaborato dall’Asl e dalla Regione – ha affermato Fabio Fresi -. Nel documento emerge che Arzachena avrà a disposizione un medico per 6 giorni su 7 per 12 h, assolutamente insufficiente per la struttura e la complessità del nostro territorio”.
“La sanità in Gallura è in grave difficoltà – ha dichiarato Rino Cudoni nel suo intervento -. Il comune avrebbe voluto partecipare alla redazione dell’atto aziendale, perché c’è la necessità di segnali concreti per la comunità e per i tanti turisti che vengono qui in vacanza”.
La minoranza ha ribadito la necessità della presenza di due medici per ogni turno della guardia medica e la riattivazione dei servizi del consultorio non più presenti, come segnalato dalla consigliera Francesca Pileri.
Nella sua risposta l’assessore Doria ha provato a spiegare le criticità della sanità in Gallura, sostenendo che “le scuole di specializzazione sono sempre meno e questo causa un minor numero di medici da inserire nel mercato del lavoro. A questo si aggiunge la poca appetibilità di alcuni territori per il personale medico che preferisce scegliere le sedi di Cagliari e Sassari rispetto ad altre periferiche come Olbia, Tempio, Alghero o Carbonia. L’assessore ha anche ammesso come la Gallura abbia un numero di posti letto negli ospedali insufficiente (2,2 per 1000 abitanti rispetto a una media regionale di 2,9), per le scelte spesso sbagliate fatte a livello regionale negli ultimi 40 anni”.
Il direttore generale dell’Asl n.2 Marcello Acciaro ha esibito una serie di dati a conferma dell’impegno nei confronti di Arzachena, tra cui la riattivazione delle guardie mediche turistiche di Cannigione e Porto Cervo nel mese di agosto, con oltre 4000 accessi.
Il sindaco Ragnedda, in qualità di presidente della conferenza socio-sanitaria, ha ribadito che “va riconosciuta la specialità del territorio di Arzachena, con una popolazione in crescita e oltre 1 milione di presenze turistiche ogni anno”.
Le problematiche sulla sanità gallurese sono state ribadite anche dall’onorevole Dario Giagoni e dal consigliere regionale Roberto Li Gioi nei rispettivi interventi.
Al termine della seduta il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un documento con delle proposte per il miglioramento dei servizi sanitari pubblici territoriali.