Le sigle sindacali Cgil, Cisl e Uil esprimono insoddisfazione dopo l’ultimo tavolo di conciliazione con il prefetto di Sassari, le aziende sanitarie Asl, Aou e Ares e le imprese dei servizi esternalizzati. “I temi e gli argomenti che da anni rappresentiamo – si legge nel documento – e relativamente ai quali contestiamo l’operato delle aziende sanitarie e le scelte delle giunte regionali, non hanno avuto le risposte attese” si legge in una nota congiunta dei sindacati. Cgil, Cisl e Uil annunciano una serie di mobilitazioni che porteranno allo sciopero generale del comparto sanitario.
Consideriamo strategico e imprescindibile dare alle aziende sanitarie locali, Aou e Asl1, ruolo e competenze oggi nelle disponibilità della Ares – prosegue la nota – che invece deve essere ridimensionata, essendosi dimostrato evidente, così come avvenuto per Ats, che la suddivisione di competenze e responsabilità, l’accentramento di molte di queste, impedisce la celere esecuzione delle attività di governo del servizio sanitario”.
Il sovraffollamento negli ospedali è un altro nodo irrisolto. “L’hub di 2° livello (Aou) è perennemente sovraffollato di pazienti e/o utenti – con un pronto soccorso in sofferenza e le unità operative di ricovero stracolme di barelle e posti letto aggiuntivi”.
Sul tema del personale sanitario, i sindacati denunciano il blocco delle assunzioni e delle mobilità tra aziende: “I tempi biblici sull’espletamento delle procedure concorsuali sono inaccettabili”. Inoltre, “il rapporto infermiere/paziente in Sardegna è inferiore rispetto al dato nazionale, rispettivamente 5,25×1000 – 6,2×1000”.
Le organizzazioni sindacali tornano a denunciare le criticità nella gestione degli appalti e convenzioni, evidenziando che “tutto è fermo, compreso l’avvio dell’appalto di Ausiliariato nella Asl n.1, in scadenza al 31 dicembre 2024, nonostante siano state inviate cinque richieste di incontro, tutte rimaste senza risposta”.
Sull’edilizia sanitaria, Cgil, Cisl e Uil rilanciano la necessità di investimenti concreti: “Non ci arrenderemo mai all’ipotesi di vedere definitivamente tramontata la possibilità di dare a Sassari e Alghero due nuovi ospedali”. Infine, le organizzazioni sindacali ribadiscono la volontà di coinvolgere il territorio: “Siamo convinti fermamente di quanto fin qui, più volte espresso, agiremo, come detto, per coinvolgere la popolazione e portare a mobilitazione l’intero territorio”.