“Cambia l’assessore ma non si ferma l’agonia della sanità in Gallura”. Sono le parole del consigliere regionale del PD, Giuseppe Meloni, che in una nota stampa sottolinea: “Nonostante il cambio al vertice dell’assessorato della sanità non si arresta l’emorragia di personale medico e infermieristico negli ospedali galluresi.
L’ultimo fatto in ordine di tempo riguarda l’ospedale Paolo Dettori di Tempio, che a decorrere da oggi, a causa delle dimissioni di un anestesista sui quattro in servizio (che quindi passano a tre), subisce la brusca interruzione dell’attività del blocco operatorio per tutti gli interventi nei quali è necessario il pernottamento del paziente e che quindi non possono effettuarsi in day hospital”.
La chirurgia e la traumatologia – prosegue la nota – di fatto chiudono in alta Gallura, con buona pace per esempio di tutti quei pazienti che, con una media annuale di 400-500 unità, vengono assistiti al Paolo Dettori (che, lo rammento, rientra nella rete regionale del trauma) per fratture di vario tipo che necessitano di interventi con l’assistenza dell’anestesista e ricovero con almeno una notte in ospedale.
Questa situazione, rappresentata nero su bianco nei giorni scorsi dai vertici della Asl Gallura, oltre a causare gravi ed intollerabili disagi ai pazienti dell’alta Gallura, rischia di comportare conseguenze nefaste sull’attività quotidiana dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, che già oggi si svolge in condizioni estremamente deficitarie”.
Meloni, che nelle prossime ore protocollerà un’interrogazione urgente in Consiglio regionale, chiede un intervento immediato del neo assessore alla Sanità Carlo Doria “affinché venga posto rimedio al blocco delle attività deciso a decorrere da oggi all’ospedale Paolo Dettori e venga rivisto, ad opera della Asl Gallura, l’atto aziendale in fase di definizione, già respinto, seppur informalmente , dai sindaci dell’alta Gallura e della cui sorte non si hanno notizie ufficiali.
I medici mancano in tutta Italia, in Sardegna per la verità meno che altrove, ed é necessario che l’assessore intervenga urgentemente al fine di implementare il numero degli anestesisti in servizio nella Asl Gallura, operando, se opportuna come parrebbe evidente, un’equa ridistribuzione tra gli ospedali della Sardegna che tenga finalmente conto di un corretto rapporto tra posti letto-dotazione organica con numero di abitanti e numero di accessi alle strutture pubbliche”.