OLBIA. Niente chiusura all’orizzonte per la Medicina d’Urgenza di Olbia. Anzi, si parla di potenziamento. La direzione aziendale della Asl Gallura fa chiarezza dopo le voci circolate in queste ore che ipotizzavano lo smantellamento del reparto, smentendo categoricamente ogni ipotesi di chiusura.
La presa di posizione arriva in risposta alle preoccupazioni sollevate dalla consigliera regionale di Fratelli d’Italia Cristina Usai che aveva lanciato l’allarme sulla possibile chiusura dell’unità operativa. “Sono prive di fondamento le voci sulla chiusura dell’Unità Operativa di Medicina d’Urgenza di Olbia” dichiara la direzione aziendale in una nota ufficiale.
Il reparto viene definito “un anello fondamentale in un territorio naturalmente votato all’emergenza-urgenza come la Gallura” soprattutto durante la stagione estiva quando i flussi turistici raggiungono picchi superiori a qualsiasi altra area della Sardegna. Una realtà che la stessa Asl riconosce intercettando “più del quaranta percento di tutti i turisti che sbarcano nell’Isola”.
La direzione aziendale ha illustrato i piani futuri per il settore dell’emergenza-urgenza che prevedono un rafforzamento piuttosto che una riduzione dei servizi. “Condividiamo lo spirito con cui è stato costruito il modello gestionale dell’emergenza-urgenza ed è nostra intenzione potenziarlo, non smantellarlo” si legge nella nota.
I progetti in cantiere riguardano l’intera rete sanitaria gallurese. A breve saranno nominati i responsabili anche nei presidi di Tempio Pausania e La Maddalena per rendere “pienamente operativa e organica la rete hub e spoke”. La Medicina d’Urgenza viene descritta come un vero e proprio “scudo” non solo per il Pronto Soccorso di Olbia ma anche per quelli dell’Alta Gallura e dell’isola parco.
La Asl sta lavorando su percorsi gestionali che coinvolgono tutti e tre i Pronto Soccorso del territorio oltre a percorsi intradipartimentali ospedale-territorio per “favorire la dimissione precoce e la presa in carico dei pazienti cronici sul territorio”. La direzione aziendale conclude rassicurando pazienti, familiari e operatori sanitari: “Non c’è nessun rischio di chiusura della Medicina d’Urgenza, struttura per la quale si lavora in funzione di un potenziamento e dell’estensione su tutto il territorio gallurese”.