Le segreterie territoriali della UIL FLP e della CGIL FP Gallura, rappresentati rispettivamente da Vito Langiu e Jessica Cardia hanno inviato una nota in cui definiscono “catastrofica la situazione della sanità gallurese”.
“Denunciamo ancora una volta la mancata comunicazione con questa azienda. Il Direttore Generale, nelle poche riunioni svolte con i sindacati, quando era ancora possibile reclutare personale, si esibiva in lunghi monologhi, descrivendo l’ASL Gallura come un’azienda con dipendenti in esubero, utilizzando standard nazionali di cui probabilmente solo lui era a conoscenza. Sosteneva anche che gli standard di accreditamento regionale fossero sovrastimati e che sarebbe stato opportuno adottare quelli della regione Lombardia. In questi tre anni ne abbiamo sentito di ogni tipo, mentre abbiamo assistito alla partenza di circa 200 professionisti, tra dirigenti medici, infermieri e OSS. Alcuni infermieri, dopo essere stati formati per il pronto soccorso dell’ASL Gallura, sono stati autorizzati, in piena stagione estiva, a trasferirsi all’Areus. Inoltre, negli ultimi anni sono stati persi diversi posti letto”.
Nel documento si sottolinea che “le criticità riportate in un atto aziendale da rifare, invece di chiarire gli aspetti organizzativi e il funzionamento dell’azienda, hanno causato enormi problemi, tra cui la mancata condivisione delle risorse, già scarse nel 2022 e ulteriormente ridotte con l’attuale dirigenza”.
CONSULTORIO. “Da notizie ricevute nelle ultime riunioni, il Direttore Generale avrebbe intenzione di chiudere il consultorio familiare, ma probabilmente non è al corrente che è rimasta in servizio una sola ginecologa; anziché potenziare l’organico, vorrebbe chiuderlo, costringendo le donne in gravidanza a recarsi in ospedale. Tutto ciò è inadeguato, considerando che le norme che istituiscono i consultori nei distretti prevedono che, per la specificità della loro attività, non possano essere collocati all’interno di un presidio ospedaliero”.
“Cosa dobbiamo ancora aspettarci da questa Direzione? – si chiedono Langiu e Cardia -. È da troppo tempo che aspettiamo un segnale dalla politica per i cittadini che hanno riposto fiducia in essa, nella speranza di una sanità migliore, consapevoli delle difficoltà a livello nazionale e regionale. Qui si sta creando un clima di insoddisfazione tra gli operatori, che hanno perso serenità e, soprattutto, la voglia di lavorare”.
SPDC E CSM. “Un’importante criticità di questa ASL è l’assenza di servizi psichiatrici sia in SPDC che nel CSM, dove attualmente vengono garantite solo le urgenze. Se i pazienti affetti da patologie psichiatriche non vengono costantemente seguiti, rischiano di scompensarsi e finire nei reparti per ricoveri continui, o peggio, essere aggressivi con i familiari, generando gravi disagi nelle famiglie”.
PEDIATRIA. “Un’altra criticità urgente è la grave carenza di pediatri nell’ospedale di Olbia: nel mese di ottobre hanno lasciato il servizio tre pediatri e, se la situazione non verrà sanata, oltre alla pediatria rischia di chiudere anche il punto nascita in una città di oltre 65.000 abitanti con un bacino di 158.000 abitanti”.
PRONTO SOCCORSO. “Tutte le Unità Operative sono in forte crisi, come il Pronto Soccorso, dove il personale è sottoposto a forte stress per i carichi di lavoro eccessivi; ci chiediamo fino a quando questo sarà possibile. Non lamentiamoci se si verificano errori con il personale allo stremo, stanco e impossibilitato a rispettare le norme sugli orari di lavoro”.
ASSISTENZA TERRITORIALE. “Le maggiori criticità sono la carenza di personale medico, infermieristico, ostetrico, di supporto OSS, ma anche di Tecnici Sanitari di Radiologia Medica, Fisioterapisti, Tecnici della Prevenzione e Amministrativi. Per avviare le case di comunità e istituire infermieri di famiglia, COT e ospedali di comunità, servono infermieri, OSS e amministrativi, per applicare il DM 77/2022 finanziato con fondi PNRR per il potenziamento del territorio. Tuttavia, mancano gli infermieri persino per garantire la copertura dei turni e le reperibilità nelle Unità Operative; figuriamoci se vi sono i numeri per avviare l’assistenza territoriale”.
RADIOLOGIE. “Le radiologie presenti nei tre presidi afferiscono a due dipartimenti diversi e, nonostante ciò, si sta facendo ruotare il personale TSRM tra le tre sedi, con spostamenti da Olbia a Tempio e da Tempio alla Maddalena, generando forti malumori tra gli operatori che, alla prima occasione, chiederanno il trasferimento, lasciando così il personale ridotto all’osso. A Tempio, per almeno due volte alla settimana, il TSRM è costretto a svolgere anche mansioni amministrative (spesso è solo in turno la mattina), situazione che potrebbe generare un contenzioso con l’ASL per de-mansionamento. Nell’ospedale della Maddalena mancano i radiologi per far funzionare la TAC a 120 strati, ma secondo il Direttore dell’ASL tutto funziona bene alla Maddalena, dove abbiamo l’infermiere di famiglia e un super distretto che produce numeri mirabolanti; in realtà, non vi sono neanche i servizi basilari di cui l’utenza avrebbe bisogno”.
UNITÀ OPERATIVE. “È necessario rivedere l’attuale collocazione di alcune Unità Operative nel presidio ospedaliero di Tempio, che è stato depotenziato; occorre creare piattaforme che rispettino le discipline, eliminando la coesistenza di reparti con tipologie di pazienti differenti, con rischi infettivi e intensità assistenziali diverse”.
DIALISI. “Alla Maddalena vi è anche il problema della carenza di infermieri per la dialisi, chiedendo a quelli di Olbia di coprire turni aggiuntivi, rifiutati a causa del mancato pagamento delle prestazioni svolte nel novembre scorso e per la dialisi turistica”.
COMMISSIONI. “Da segnalare, infine, il disastro delle poche commissioni per la valutazione degli invalidi, che costringe a lunghe attese le persone in possesso della legge 104, ancora in attesa del riconoscimento dell’assistenza”.
COMMISSARIAMENTO. “Per tutte queste criticità e per la mancanza di una programmazione aziendale evidente (nonostante il Direttore a luglio avesse parlato di “eccellenza della ASL Gallura” ricevendo anche un premio per il raggiungimento degli obiettivi – sarebbe opportuno conoscere quali obiettivi siano stati raggiunti), la UIL FLP Gallura chiede ormai da tempo l’approvazione in Regione della legge di riordino delle ASL e il rapido commissariamento delle stesse”.