Si è tenuto nella Prefettura di Sassari il secondo incontro relativo alla procedura di raffreddamento e tentativo di conciliazione tra l’assessorato regionale della sanità, ASL Gallura e le sigle sindacali FP CGIL, UIL FPL, NURSIND e RSU ASL Gallura. Presieduta dal prefetto Grazia La Fauci, la riunione ha registrato un confronto acceso tra i rappresentanti istituzionali e i sindacati su diverse criticità del sistema sanitario gallurese.
CRITICHE ALL’ATTO AZIENDALE. In una nota trasmessa alla stampa nel pomeriggio I sindacati hanno espresso forti critiche nei confronti dell’atto aziendale adottato dalla direzione ASL Gallura, ritenendolo causa di disfunzioni organizzative. L’istituzione delle piattaforme multidisciplinari, che accorpano reparti non affini come medicina, chirurgia e ortopedia, è stata giudicata rischiosa sia sul piano clinico che professionale. Inoltre, è stata lamentata la mancanza di un’adeguata comunicazione e condivisione con le parti sociali, soprattutto in merito alla modifica dei carichi di lavoro e alla dotazione organica.
CARENZA DI PERSONALE E RITARDI NEI PAGAMENTI. Le sigle sindacali hanno denunciato una grave carenza di personale sanitario, con particolare riferimento ai medici e al personale amministrativo, e la mancata applicazione del D.M. 77/2022. Si sono inoltre lamentati i ritardi nel trasferimento delle risorse economiche da parte di Ares Sardegna, la mancata erogazione della produttività 2023 e dell’indennità di pronto soccorso, problematiche già oggetto di vertenze negli anni precedenti.
PROPOSTE E ASPETTATIVE. Nonostante le critiche, i sindacati hanno espresso un parere favorevole all’idea di un presidio unico di area omogenea, che consentirebbe una maggiore flessibilità nella gestione del personale. Tuttavia, la sua attuazione risulta ostacolata dalle scelte contenute nell’atto aziendale. Le organizzazioni hanno ribadito la necessità di trasparenza nella gestione dei carichi di lavoro e di convocare il tavolo per l’adozione del regolamento sugli incarichi dirigenziali.
STATO DI AGITAZIONE. L’incontro non ha portato a una soluzione definitiva. La nota del direttore generale Marcello Acciaro non ha fornito elementi utili per sciogliere la riserva, e i sindacati hanno confermato lo stato di agitazione.
DICHIARAZIONI SINDACALI. “Dopo una discussione lunga e dai toni molto accesi tra le organizzazioni sindacali e il direttore generale della Asl Gallura Marcello Acciaro abbiamo deciso che la procedura di raffreddamento non poteva essere chiusa perché troppe sono le incompiute della Asl Gallura di Ares e della Giunta regionale. Nonostante sia riusciti a trovare una quadra sul salario accessorio che sarà erogato tra dicembre e gennaio 2025, quindi in grave ritardo, ancora nessun riscontro fattivo è stato dato sui correttivi chiesti per una migliore organizzazione.
Dobbiamo dare atto però che su questo il direttore generale Acciaro – proseguono i sindacati – con due anni di ritardo, ha finalmente istituito l’Organismo Paritetico, organo consuntivo nel quale trattare macrostrutture e organizzazione aziendale; per questa ragione non abbiamo proclamato lo sciopero e abbiamo impegnato la direzione a trasmetterci tutta la documentazione entro il 20 di dicembre e a convocare l’organismo entro il 10 di gennaio. Se non avremo risultati il 2025 si aprirà con uno sciopero”.