★VIDEO★ OLBIA. Si sono conclusi tra due ali di folla che hanno accompagnato per tutto il percorso la processione religiosa i festeggiamenti in onore del santo patrono di Olbia il protovescovo dell’antica diocesi di Civita. La statua del santo alloggiata su una nuova, più grande portantina è stata portata a spalla da otto figuranti (non più quattro come avveniva nell’era pre-covid) del Gruppo Folk Olbiese.
ACCOGLIENZA. Oltre ai gruppi della tradizione popolare sarda (Pochi a dire il vero ma molti non hanno ripreso le attività dopo la pandemia) ha partecipato una rappresentanza della comunità ucraina. Presente anche il prete greco ortodosso don Vitaliy Dziuba.
ROSE E SORRISI. Come sempre grazia e bellezza del gruppo locale guidato dalla caparbia Ines Pinducciu hanno accompagnato il santo tra rose e sorrisi
STRANEZZE POLITICHE. Tra i gonfaloni inviati dai comuni galluresi era presente anche il vecchio stendardo della ex provincia Olbia Tempio anche se nessuno ne ha capito il motivo visto che al momento la Provincia chiamata Nord Est non è ancora nata.
BRUTTA FIGURA. La processione giunta in via Vittorio Veneto si è dovuta fermare per oltre 10 minuti a causa del passaggio del treno. Con le sbarre abbassate e il corteo bloccato la città ha offerto la solita immagine di paesotto ai tanti turisti che hanno seguito con attenzione l’evento. La nuova stazione inaugurata lo scorso anno, come tutti sanno, non ha risolto nulla. San Simplicio ha più pazienza dei cittadini di Olbia.
BAMBINI. Tra le cose più belle tantissimi bambini hanno partecipato al corteo religioso. Alcuni sono riusciti a schiacciare un pisolino altri, vestiti con il costume tradizionale, si sono goduti gli applausi a più riprese provenienti dal pubblico.
VIGILI DEL FUOCO. Come sempre avviene da oltre 30 anni “L’infiorata” con lancio di petali dall’autoscala prestata da Sassari (Olbia non ce l’ha!), ha rappresentato il momento più intenso della processione (ce ne occuperemo in un servizio a parte). A sostenere l’attenzione verso il patrono anche l’impeccabile Coro di Loiri diretto dal maestro Bernardo Deriu che ha cantato i “gosos” in onore di San Simplicio.
DON DEBIDDA. Olbia gli vuole bene e non lo dimentica malgrado la diocesi continui a tenerlo ai margini delle celebrazioni. Gli applausi ricevuti dallo storico parroco della basilica minore di San Simplicio testimoniano il grande affetto della sua Olbia.
Di seguito il video della processione in onore di San Simplicio ▼