Il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau è intervenuto questo pomeriggio al convegno organizzato dal coordinamento dei sindaci a Porto Torres dal titolo “Area metropolitana nord Sardegna…perché no?”. Dal suo ufficio stampa arriva la sintesi delle dichiarazioni dalla quale si evince un esclusivo interessamento verso il riconoscimento del titolo Area Vasta per la sua Sassari. Neanche una parola in merito alla protesta della Gallura. Nulla sulle rivendicazioni del Nord Est. Neanche un accenno, per esempio, neanche alle ragioni storiche del suo capoluogo naturale, Olbia. Ganau invece sottolinea di avere “una storia dietro da sindaco della città capofila dell’area vasta del nord Sardegna (Sassari, ndr), riconosciuta al livello europeo sin dal 2005”.
Ganau difende il suo territorio, dunque, e poco importa se il suo ruolo super partes di presidente del Consiglio Regionale, dovrebbe obbligarlo a inquadrare il problema della riforma degli enti locali in una realtà più ampia. Niente da fare. L’ex sindaco di Sassari pensa pro domo sua che, fatalmente, contiene tutto il suo elettorato e lo fa senza alcuna remora:
“È necessario sgombrare il campo da ogni dubbio – ha detto il rappresentante del parlamento di tutti i sardi – e chiarire che non si tratta di una contrapposizione tra Sassari e Cagliari. Non deve esserci alcun dubbio, Cagliari non può non essere riconosciuta come città metropolitana, continuo invece ad avere delle riserve sulla definizione dei suoi confini, considerato che i criteri utilizzati non sono previsti dalla legge nazionale».
Il presidente del Consiglio ha poi chiarito che la riforma degli Enti locali rappresenta un’opportunità di riequilibrio fra i territori e che l’istituzione della città metropolitana favorirebbe la nascita di nuove forme di governance”, sempre che Sassari, aggiungiamo noi, abbia pari dignità con Cagliari. La Gallura è proprio lontana, evidentemente, anche dai suoi pensieri