OLBIA. “È un grande evento che dura quattro giorni e chiediamo un po’ di pazienza e collaborazione”. Parole dei responsabili delle associazioni Ages Anpana Oepa che si occupano di vigliare sulle aree interdette al traffico automobilistico durante il Red Valley.
“La prima giornata è andata bene tranne qualche caso di intemperanza ma chi vuole raggiungere in auto l’area dei concerti deve sapere che troverà strade chiuse e non sono possibili deroghe – sottolineano gli addetti al controllo delle strade adiacenti all’OlbiaArena -. Non possiamo rischiare di far circolare auto dove ci sono migliaia di persone a piedi. È solo una questione di sicurezza”.
Come abbiamo riportato sulla mappa della zona industriale (vie in rosso e in arancione sono interdette) tutto il tratto di Viale Italia resta chiuso dalle 18:00 alle 6:00 del mattino. Pertanto chi deve andare verso Pittulongu può passare da via Indonesia che fiancheggia la sede dell’Aspo per uscire nello svincolo del depuratore del Cipnes e proseguire nell’ultimo tratto del viale oppure può dirigere verso la sopraelevata nord e svoltare verso Golfo Aranci.
Inutile tentare di entrare nei raccordi di Zona Industriale, specie dopo le 18:00: tutte le rotatorie interne nei pressi dell’OlbiaArena sono presidiate e bloccate. Chiuse via Seychelles, via Libia, via Capo Verde e parte di via Corea. “Occorre capire che noi non possiamo concedere alcun passaggio neanche a chi lavora in quell’area o chi ci abita. Dopo le 18:00 non ci possono essere auto in movimento dentro le zone interdette. Abbiamo il compito di tutelare l’incolumità di migliaia di persone in entrata e in uscita dell’arena concerti”.
Per chi arriva da fuori Olbia in auto, infine, è necessario parcheggiare il mezzo in zone consentite in città e recarsi a piedi seguendo i percorsi pedonali oppure si potranno utilizzare le numerose navette dell’Aspo (costo 5 euro) che partono dalla radice di via Escrivà verso l’OlbiaArena.