Una app per smartphone permetterà di accorciare ulteriormente le distanze tra cittadini di Olbia e la De Vizia azienda che si occupa della gestione dei rifiuti in città. Basterà scaricarla dall’Apple Store o dal Google Market (cerca De Vizia Olbia) per avere sullo smartphone la possibilità di segnalare in tempo reale disservizi, rifiuti abbandonati, di inviare richieste di intervento, prenotare il ritiro a domicilio, scaricare la modulistica ed altro ancora avendo sempre a disposizione uno strumento di consultazione che può tornare utile in tante situazioni. La novità è stata presentata in Comune dal curatore dell’applicazione, il consulente di Seat Pagine Gialle, Giona Serra, dal responsabile di De Vizia, Marcello Caruso, dall’assessore dell’Ambiente, Giovanna Spano e dal sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli.
L’occasione della presentazione della app ha permesso di fare il punto della situazione sulla raccolta differenziata. Secondo Caruso “I mastelli sono stati consegnati a circa 20 mila utenze domestiche in città, 2.600 utenze non domestiche e 8.600 complessive nell’agro e frazioni”. Ne mancano ancora circa 10.000 comprese le utenze di Porto Rotondo dove dovrebbe cominciare la distribuzione dei mastelli entro l’estate.
Giovannelli ha parlato di “scommessa vinta grazie al risultato già ottenuto del 60% che a fine anno supererà il 65% consentendo al Comune di Olbia di evitare le sanzioni imposte dalla legge per le municipalità ‹non virtuose›”, tra i 180 e i 350 mila euro in base alle medie degli scorsi anni. “Ci sono ancora criticità riferite ai cosiddetti lanciatori di sacchetti – ha detto il sindaco – ma sono un esigua minoranza rispetto alle migliaia di persone che collaborano quotidianamente a concorrere al buon risultato del servizio”.
“I dati dimostrano che la raccolta differenziata sta funzionando – ha detto Giovanna Spano assessore dell’Ambiente -. E’ importante andare a vedere cosa succede nei Comuni che hanno scelto soluzioni miste con differenziata e isole ecologiche per rendersi conto che non funziona. In quei Comuni non si supera il 50%, abbondantemente sotto la soglia consentita. La app va nella direzione di agevolare i cittadini per avere a portata di mano quelle informazioni che servono davvero”.