OLBIA. La Provincia Gallura ritorna a vedere la luce. Con la conquista dell’autonomia amministrativa Rino Piccinnu, amministratore straordinario, sottolinea il lavoro congiunto tra il personale delle province e i commissari che ha portato alla completa emancipazione da Sassari. “Ora il nostro destino è nelle nostre mani”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di dimostrare capacità amministrativa.
Quanto è stato difficile arrivare al definitivo distacco da Sassari? “C’è stato un grande impegno da parte del personale delle province di Olbia e Sassari, insieme al lavoro mio e del commissario Gian Piero Scanu. Abbiamo completato i patti successori, la suddivisione del personale e dei beni, culminando con il decreto di completa emancipazione dalla ex provincia di Sassari. Ora siamo pronti; il nostro destino è nelle nostre mani. Dobbiamo dimostrare di essere i primi a realizzare questi atti per l’emancipazione. Siamo una parte importante della Sardegna in crescita a tutti i livelli”.
Per Piccinnu “da questo momento, non possiamo più addossare colpe a Sassari, Cagliari o Nuoro; il nostro destino dipende da noi”.
E ora che succede? “Non appena la Regione ci fornirà il bilancio, potremo aumentare il numero del personale attraverso mobilità e concorsi futuri. Avremo anche supporto dal personale di Sassari e dai comuni come Olbia e altri della Gallura che si sono offerti di aiutarci”.
Che tipo di ente auspica? “Per quanto riguarda le votazioni a De Jure Condito (in base alla legge attuale, ndr), l’unica possibilità attuale è quella di andare al voto con un secondo livello. Ci sono proposte per tornare al suffragio universale. La Regione dovrà decidere se le elezioni si terranno a giugno o se sarà necessario prorogarle per consentire alla popolazione di votare in modo completo. Attualmente siamo l’unica provincia ad aver ottenuto il decreto; non sappiamo quando le altre province lo otterranno, quindi ci vorranno tempi tecnici affinché tutte possano procedere insieme. Non possiamo prevedere cosa accadrà in futuro”.