OLBIA. Mario Spano Pupo, presidente del comitato dei festeggiamenti di Cabu Abbas non fa giri di parola. “Ci dispiace molto ma quest’anno non riusciremo ad accontentare gli amanti dei panini con i polpi all’olbiese. Non ci sono soldi”.
Per realizzare circa 6 mila panini il comitato, prima dell’epoca covid, spendeva dai 12 ai 15 mila euro ma quest’anno, con i prezzi più che raddoppiati (i polpi costano circa 14 euro al kg) il comitato ha alzato le braccia.
D’altronde Mario Pupo non vuole ancora prendere in considerazione la possibilità di far pagare tra le circa 4 mila persone che accorrono alla festa, una piccola offerta da parte di coloro che non resistono alla tentazione di gustare il panino più amato dagli olbiesi DOC.
“Pazienza – aggiunge il presidente -. La festa, comunque, per restare in tema di tradizioni della tavola, offre tante altre cose: dalla cena a base di cozze alla marinara nella 38a sagra intitolata a Pinuccio Degortes, accompagnata da vino di qualità (sabato 28 maggio dalle 20:00), al pranzo della domenica 29 con primo e secondo: gnocchetti al sugo di “pulpedda” e cozze alla marinara. E poi, come al solito, durante la due giorni di Cabu Abbas il comitato offrirà bibite, dolci e panini…senza polpi ma con insaccati”
In chiusura Mario Pupo aggiunge i ringraziamenti: “Oltre lo storico comitato di uomini e donne, vorrei ringraziare tutti i collaboratori volontari che rendono possibile la festa e i mitilicoltori che offrono gratuitamente una parte del grande quantitativo di cozze necessario per rendere la festa una tradizione che si rinnova di anno in anno e che è sopravvissuta al fermo della pandemia”.
Per chiudere gli eventi laici non mancherà la musica da ballo liscio sia sabato dopo cena che domenica dalle 18:00.
Confermato, e senza restrizioni, il programma religioso. I vespri del sabato officiati da don Gianni Satta saranno celebrati sabato 28 maggio alle 17:30 mentre il momento clou sarà domenica 29 con la messa delle ore 11:30 a cui seguirà la processione accompagnata dalla Banda olbiese Felicino Mibelli nel tradizionale percorso intorno alla chiesa campestre di Nostra Signora di Cabu Abbas.