Sono Alessandro Facchini, cittadino olbiese dal 1976 ed abito da allora in zona Baratta, per cui ho subito anche l’alluvione del 1979 durante la quale con una piccola barca avevo prestato soccorso a persone in difficoltà. Con altri cittadini avevamo costituito il Comitato di quartiere, primo in città, e negli incontri con i Sindaci, che si erano succeduti in quel periodo (Carzedda e Scanu), li avevamo supplicati di non dare licenze edilizie nella fascia di rispetto lungo il Rio Siligheddu. Da allora, pur passando, non avevo mai prestato attenzione allo scempio edilizio che è stato autorizzato dai nostri amministratori comunali, che si sono succeduti nel tempo.
A questo Punto, dopo aver letto la lettera del 25 u.s del prof. Mancini, indirizzata al Sindaco, mi sento in dovere da cittadino di portare alla vostra attenzione alcune osservazioni a quanto afferma l'”illustre” cattedratico, sempre pronto a smentire con il sorriso le contestazioni al suo studio.
Premesso che l’Amministrazione Comunale ha commesso una grave omissione nel non aver consultato i cittadini, come prevedono sia la Convenzione Europea sia le leggi europee in questi casi e che lo stato di calamità, che poteva addurre come scusante, è già decaduto da un anno, e quindi poteva essere espletato un regolare bando per confrontare più progetti , chiedo:
A. Ma il succitato prof.e “luminare” (come è stato definito da alcuni assessori da me contattati) il progetto lo ha redatto stando in cattedra o recandosi de visu per constatare quanto metteva su carta?
B. Se lui è rimasto “attonito per i toni, le dichiarazioni” del geometra Demuru; il sottoscritto e qualsiasi cittadino, che si rechi in loco, rimane sbalordito per il coraggio che lui ha di fare certe affermazioni nella sua lettera.
C. Mi spieghi come fa ad affermare che il suo piano non comporta l’abbattimenti di abitazioni quando i muri di cinta dei giardini sono sull’argine del rio Siligheddu e le abitazioni a meno di mt 10 da esso?
D. Lasciamo perdere l’allargamento del rio che potrebbe essere fatta dalla parte opposta, proprietari permettendo e che non ricorrano al TAR; la fascia di rispetto dovrà essere lasciata almeno adesso?
E. Per far capire che non parlo a vanvera, cito i nomi di alcuni proprietari di abitazioni (Calaminici, Caocci, Sanna, Pisuttu) che si vedranno , col suo bel progetto, chi sottrarre un pezzo di giardino, chi il posto macchina “pagato” e qualcuno anche una parte di abitazione.
F. Ci credo che le affermazioni del geom. Demuru “non sono presenti negli elaborati dello studio”!!!! Meglio tacere, tanto poi chi vivrà, vedrà!!! In Italia tutto si rimedia e nessuno è responsabile!
G. Ancora, le vasche di laminazione sono obsolete e non più usate nel resto del mondo, solo il prof. Mancini ed i suoi collaboratori, fin dal lontano 2006, le vogliono utilizzare nella nostra città, continuando a distruggere, anche con l’allargamento dei canali, il tessuto urbano, già tanto compromesso dalle cattive amministrazioni precedenti.
H. Gli stessi colleghi del prof. Mancini del politecnico di Milano affermano quanto ho sopraddetto. Basta guardare la trasmissione di Skytg24 “le Mani sul paese”!!!
I. Infine alla mia domanda “Di detriti nel suo studio non se ne parla”, con un bel sorriso “mi ha risposto “ben vengano” dimenticando un principio fisico che dice “dove c’è un corpo non ve ne sta un altro”. Poco male se poi l’acqua tracima!!!!!
Signori amministratori, pensate alle future generazioni delle quali appartengono anche i vostri figli e poi ci saranno i vostri nipoti.
Distinti saluti