Sociale, interculturalità, scrittura, potenziamento della lingua inglese, con uno sguardo attento verso gli studenti più fragili. Questi alcuni dei temi al centro del progetto Erasmus KA229, “InteGreating stories”, ideato dalla professoressa Stefania Murru dell’istituto superiore Attilio Deffenu di Olbia.
L’iniziativa, portata avanti dalla docente del corso nautico insieme al professor Antonello Chighine, è di durata biennale e coinvolgerà la scuola olbiese insieme ad altri quattro istituti di Romania, Portogallo, Turchia e Danimarca. Protagonisti saranno giovani studenti di età compresa tra i 17 e i 19 anni che lavoreranno insieme alla stesura di racconti per bambini, in lingua inglese, sui temi di inclusione sociale e accoglienza dei rifugiati.
“Si tratta di una partnership tra scuole europee – spiega la professoressa Murru -. L’idea è nata due anni fa insieme ad una mia collega turca e, dopo il blocco imposto dalla pandemia, ci siamo messe in moto lo scorso settembre, facendo richiesta per i finanziamenti Erasmus”.
L’attività si articola in più tappe durante le quali gli alunni delle cinque scuole coinvolte, sei per istituto a rotazione, si incontreranno per dare corpo al progetto. Si partirà il 5 dicembre, covid permettendo, dalla Romania.
“Il primo meeting in terra romena – afferma la docente – sarà quello in cui i ragazzi si occuperanno della stesura dei racconti. Lo faranno in gruppi, interfacciandosi con i colleghi degli altri Paesi. Noi del Deffenu abbiamo attivato un laboratorio di scrittura per bambini, invitando la scrittrice Giovannella Monaco.
Inoltre, questa settimana accompagneremo gli studenti alla Caritas diocesana di Sassari. Per i ragazzi – sottolinea la Murru – si tratta di un’occasione per trascorrere una mattinata con alcuni rifugiati e per raccogliere preziose testimonianze che serviranno loro per il lavoro che andranno a svolgere”.
Il secondo incontro si terrà il prossimo maggio, in Portogallo. “In questa fase gli alunni illustreranno i racconti realizzati. Nel frattempo, potranno restare in contatto fra loro grazie alla piattaforma eTwinning che garantirà continuità al lavoro”.
Bisognerà aspettare settembre 2022 per la tappa di Olbia, in cui ad aprire le porte alle altre scuole europee sarà il Deffenu. Nell’incontro olbiese gli studenti si dedicheranno alla parte grafica dell’iniziativa e verranno chiamati a partecipare gli alunni dell’intero Istituto.
“È un progetto fondamentale per l’integrazione culturale – afferma Stefania Murru -. Insegno lingue, le studio da sempre e la mia passione nasce dal confrontarmi con la diversità. I ragazzi, soprattutto da noi che viviamo in un’isola, non hanno la possibilità di interfacciarsi con le altre realtà. Oltre alla grande importanza del tema trattato, l’iniziativa favorisce lo scambio con ragazzi di Paesi completamente diversi, permettendo, inoltre, il potenziamento della lingua inglese”.
Necessario, secondo la docente del corso nautico del Deffenu, avere un occhio di riguardo per gli studenti in difficoltà. “Abbiamo previsto di portare dentro al progetto anche i ragazzi più deboli, sia dal punto di vista sociale che didattico. Non si possono coinvolgere sempre soltanto gli studenti meritevoli ma è necessario pensare anche i meno motivati e, se vogliamo, meno fortunati”.
L’ultimo appuntamento, che chiuderà l’iniziativa di carattere sociale ed interculturale, si terrà in Danimarca, nel maggio 2023 e vedrà la partecipazione dei soli docenti. “A progetto ultimato – conclude l’insegnante – saranno i bambini a valutare il lavoro. Abbiamo infatti previsto un’indagine da sottoporre all’attenzione dei più piccoli, destinatari del progetto, che ci permetterà di avere un feedback di quanto realizzato dai nostri studenti”.