Non accennano a placarsi le polemiche dopo l’annullamento a causa di ritardi nelle notifiche alla metà degli indagati convocati ieri mattina per l’udienza preliminare al Tribunale di Tempio Pausania. L’accusa per i sindaci di Olbia e Arzachena, i dirigenti del Comune di Olbia Antonello Zanda e Gabriella Palermo, Il dirigente della Provincia Olbia Tempio Ceruti e il responsabile della Protezione civile di Olbia Budroni, è di omicidio colposo e disastro colposo e mancata diffusione dell’allerta meteo in uno dei filoni della Procura sulla gestione dell’alluvione del 18/11 2013. L’udienza è stata spostata al 20 maggio. “Vengano gli amministratori a farsi processare”, ha dichiarato l’avvocato della famiglia di Patrizia Corona e la piccola Morgana, Gian Paolo Murrighile. Il sindaco Giovannelli si difende “Non avrei avuto nessuna difficoltà a presentarmi ma l’errore procedurale avrebbe annullato l’udienza”.
La decisione del gup Vincenzo Cristiano di spostare l’udienza al 20 maggio non è piaciuta ai legali dei familiari deceduti durante l’alluvione del 18 novembre del 2013. Gian Paolo Murrighile sostiene che ieri “non era il caso di nascondersi dietro le formalità di una notifica. La città che ha perso 13 cittadini merita risposte chiare, vengano a darle in tribunale. Le persone offese c’erano e si aspettavano di sentire le risposte del sindaco”.
“Lo slittamento dell’udienza di ieri – ha commentato Elias Vacca che assiste Carolina Serreri moglie e madre di Francesco ed Enrico Marroccu – è uno di quegli episodi che rendono il nostro Paese tristemente famoso per la lunghezza dei processi. Sia chiaro che noi non vogliamo un colpevole a tutti i costi. A noi serve capire se le morti del 18 novembre si potevano evitare. Annullare l’udienza di ieri perché è stata notificata la convocazione al sindaco con un giorno di ritardo è una di quelle cose di cui non riesco a capacitarmi”.
“Non ho nessuna intenzione di sottrarmi tantomeno di nascondermi – risponde Gianni Giovannelli -. Con quel vizio procedurale, come sanno bene gli avvocati, l’udienza non si sarebbe potuta svolgere. Per questo con il mio legale abbiamo convenuto che sarebbe stato inutile presentarsi. Sarebbe saltato tutto prima di cominciare. Io ritengo che le parti offese possano stare tranquille sul fatto che affronterò con assoluta responsabilità e altrettanta serenità le fasi alle quali sono chiamato a rispondere”.
“Al di là dell’assenza degli altri – aggiunge Murrighile – il fatto che Giovannelli non si sia presentato ha deluso ulteriormente familiari delle vittime perché essere presente ieri all’udienza preliminare sarebbe stato letto come un segnale di vicinanza del primo cittadino come del resto lo è stato nelle manifestazioni e nei cortei in ricordo delle vittime”.