LA MADDALENA. “Purtroppo la carenza di medici e pediatri, non solo in Sardegna, ma in tutta Italia è un fatto noto a tutti: mancano più di cinquecento medici in Sardegna, in Gallura quasi sessanta. Più di un terzo del fabbisogno. Non possiamo obbligare i medici, che sono liberi professionisti, a rispondere ai bandi o a non esercitare il proprio diritto di rispondere agli avvisi pubblici per destinazioni diverse da La Maddalena. In questo contesto di enorme difficoltà siamo, quindi, costretti a trovare delle soluzioni alternative con gli strumenti che abbiamo”. Lo dichiara il direttore generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro, a seguito della cessazione dalla funzione di una pediatra nell’isola di La Maddalena.
“La gestione delle procedure di assegnazione degli incarichi di medici di medicina denerale, pediatri di libera scelta e Mmdici di continuità assistenziale – dice Acciaro – è in capo ad Ares Sardegna e non alla nostra Asl. Siamo comunque in contatto con Ares e siamo al lavoro per cercare di risolvere in stretta collaborazione il problema.
Occorre comunque ricordare che la Asl non è stata fino ad ora inerte ma per tempo, già lo scorso anno, nella struttura dell’ospedale Paolo Merlo, abbiamo riattivato l’ambulatorio di Pediatria che fornisce un supporto ai genitori, destinando un Pediatra, il dottor Crosa, il quale sta portando un grande contributo alla sanità maddalenina. Occorre avere un po’ di pazienza e tranquillizzare la popolazione: le istituzioni preposte sono al lavoro e faranno il possibile per garantire continuità al servizio.
Siamo quindi rimasti sorpresi dalle dichiarazioni del sindaco – aggiunge il direttore generale – e dal grande trambusto che ne è seguito. La comunicazione del Distretto di La Maddalena aveva semplicemente la finalità di informare la popolazione sull’apertura dell’ufficio di Scelta del Medico in previsione della cessazione dalla funzione dell’incarico della dottoressa Geromino. L’informazione è stata appositamente data per tempo a mezzo stampa e con più di tre settimane di anticipo rispetto alla fine dell’incarico. Un atto dovuto in attesa di soluzioni necessarie e urgenti”.